Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Settembre 2006
 
   
  GOLF - NELLA RYDER CUP L’EUROPA TRAVOLGE GLI STATI UNITI (18,5-9,5)

 
   
   Milano, 25 settembre 2006 - L’europa ha travolto gli Stati Uniti con il punteggio di 18,5 a 9,5, lo stesso con cui era andata a vincere in terra americana nel 2004. Un trionfo che la squadra affidata al capitano Ian Woosnam ha costruito con infinita pazienza, sullo splendido Palmer Course del K Club di Straffan in Irlanda, guadagnando un punto per volta nelle quattro sessioni di doppio (2,5-15 il parziale in ciascuna) per presentarsi al gran finale dei dodici singoli con quattro di vantaggio (10-6). Sin dalle prime battute della giornata finale, però, si è capito che la Ryder Cup sarebbe rimasta all’Europa, perché buona parte dei giocatori continentali sono andati subito in vantaggio. Tiger Woods e Stewart Cink hanno provato a dare la scossa al proprio team, il primo superando Robert Karlsson (3/2) e il secondo battendo seccamente un irriconoscibile Sergio Garcia, l’ombra del brillante protagonista delle prime due giornate. Lo spagnolo 5 down dopo 7 buche ha provato ha reagire, ma Cink lo ha liquidato alla 15ª. Nel frattempo Colin Montgomerie aveva portato alla causa europea l’11° punto (1 up su David Toms), quindi dopo l’arrivo di Woods sugli statunitensi si è abbattuta una grandinata. Paul Casey (2/1 su Jim Furyk) e David Howell (5/4 su Brett Wetterich) hanno fatto salire il bottino a 13 punti, poi quasi contemporaneamente Luke Donald (2/1 su Chad Campbell) ha messo a segno il putt che garantiva comunque il trofeo (sul 14 pari, infatti, sarebbe rimasto ai detentori) e un attimo dopo Henrik Stenson (4/3 su Vaughn Taylor) ha dato la certezza del terzo successo consecutivo. All’europa la tripletta vincente non era mai riuscita, ma aveva comunque riportato tre volte la Ryder Cup a casa consecutivamente dal 1985 al 1989 (due vittorie e un pari) sotto la guida di Tony Jacklin. La gara ha regalato tante emozioni, ma anche infinita commozione quando sul green della buca 16 Darren Clarke, appena messo a segno il colpo vincente contro Zach Johnson (3/2) è scoppiato in lacrime pensando alla moglie scomparsa da poche settimane. In quel momento compagni e avversari si sono stretti attorno a lui e idealmente lo hanno fatto anche quanti erano nel K Club. Naturalmente la gara è continuata, anche se nel frattempo era iniziata la grande festa con canti che hanno dato al K Club l’aspetto di uno stadio da calcio. Chi è rimasto a giocare, comunque, non ha mollato. Scott Verplank (4/3 su Padraig Harrington) ha messo a segno una “hole in one” alla buca 14 (par 3, 195 metri), la stessa centrata il giorno precedente con un ferro 4 da Paul Casey. Le “buche in uno”, sei in tutto, sono una rarità nella Ryder Cup, ma due insieme hanno costituito la metà di quante ne erano state realizzate nelle precedenti 35 edizioni. L’ultima, tra l’altro, porta la firma di Costantino Rocca (1995). Hanno vinto per i continentali ancora l’ ottimo José Maria Olazabal (2/1 su Phil Mickelson) e Lee Westwood (2 up su Chris Dimarco), mentre hanno pareggiato Paul Mcginley e J. J. Henry. Nella formazione europea sono rimasti imbattuti Lee Westwood (3 vittorie, 2 pari), José Maria Olazabal (3 vittorie), David Howell (2 vittorie, un pari), Darren Clarke (3 vittorie), Luke Donald (1 vittoria, 2 pari) e Paul Casey (1 vittoria, 3 pari). Sotto l’aspetto dei punti Lee Westwood e Sergio Garcia ne hanno garantiti quattro, ma il secondo ha sporcato la sua grande prestazione nei doppi (4 successi) con la sciatta prova contro Cink. Grintoso e trascinatore Colin Montgomerie (1 vittoria, 2 pari, una sconfitta) e onesto comportamento di Robert Karlsson, Henrik Stenson e David Howell. Hanno deluso Paul Mcginley (2 pari, una sconfitta) e soprattutto Padraig Harrington che ha infilato 4 sconfitte e un solo pareggio. La compagine statunitense, strutturalmente debole perché J. J. Henry, Zach Johnson, Vaughn Taylor e Brett Wetterich, ossia i quattro debuttanti che il capitano Tom Lehman ha avuto dalla classifica degli aventi diritto, si sono dimostrati buoni giocatori, ma non all’altezza dell’evento più importante del golf. Per rimediare alla situazione ci sarebbe stato bisogno di una performance sopra le righe da parte dei più titolati che, invece, sono quasi tutti naufragati. Alla fine il migliore è stato Tiger Woods (3 vittorie, 2 sconfitte) che tuttavia non si è espresso ai suoi livelli. Buona anche la prova di Stewart Cink ( 1 vittoria, 3 pari), mentre sono franati David Toms (1 pari, 3 sconfitte), Phil Mickelson (1 pari, quattro sconfitte), Chad Campbell (2 pari, una sconfitta) e Chris Dimarco (1 pari, 3 sconfitte). Sotto tono anche Jim Furyk (2 vittorie, 3 sconfitte). Nella squadra a stelle e strisce imbattuti, oltre a Cink, anche J. J. Henry, che però non è andato oltre tre pareggi, e Scott Verplank (1 vittoria, 1 pari) al quale Lehman ha concesso una wild card per poi fargli fare da spettatore nelle prime tre sessioni di gioco. Per completare la statistica 1 vittoria un pari e 2 sconfitte per Zach Johnson, due sconfitte per Brett Wetterich e un pari e una sconfitta per Vaughn Taylor. Un po’ di Italia nella vittoriosa squadra europea. Infatti Donato Di Ponziano ha fatto parte nuovamente nel Policy Committee Board. Lpga Tour: Giulia Sergas Guadagna Sette Posizioni - Giulia Sergas, 49ª con 219 (72 75 72) ha guadagnato sette posizioni nel terzo giro del Longs Drugs Challenge (Lpga Tour) che si conclude al Blackhawk Country Club di Danville in California. Con un deciso attacco e un 66 l’australiana Karrie Webb (203 - 67 70 66) ha ipotecato il quarto successo stagionale dall’alto dei cinque colpi di vantaggio su Morgan Pressel (208 - 71 68 69) e Maria Hjorth (70 68 70). In quarta posizione con 209 Annika Sorenstam, Mi Hyun Kim e Lorie Kane. Challenge Tour: Vince Adrien Mork, 26° Michele Reale - Il francese Adrien Mork (271 - 73 67 69 62) con un incredibile 62 finale ha vinto a sorpresa l’ Oki Mahou Challenge de España (Challenge Tour) sul percorso del Centro Nacional de Golf di Madrid, in Spagna. E’ il secondo titolo stagionale e in carriera per il transalpino che ha superato il gallese Kyron Sullivan (273 - 68 68 66 71), leader dopo 54 buche. Terzo con 275 Vicente Blazquez e quarti con 276 Martin Kaymer e Mads Vibe-hastrup. Al 26° posto Michele Reale con 283 (67 71 74 71), che non ha mantenuto le promesse dopo un ottimo avvio (terzo), e al 69° con 291 (70 73 74 74) Marco Soffietti. Non ha superato il taglio Alessio Bruschi, 135° con 152 (78 75). Alps Tour: Brazillier In Play Off - Christophe Brazillier (279 - 70 68 72 69) ha vinto in spareggio l’Open International Stade Français Paris (Alps Tour) al Golf du Stade Français a Courson Monteloup. Terminate le 72 buche alla pari con il connazionale Michael Lorenzo Vera (70 73 66 70) lo ha poi superato alla seconda buca supplementare. Al terzo posto con 281 François Calmels, Jean-françois Remesy e Jacques Emmanuel Chevallier. Us Pga Tour: Eric Axley Solitario - Eric Axley (194 - 69 63 63) è rimasto solitario al comando del Valero Texas Open (Us Pga Tour) sul percorso del Resort Course al La Cantera Golf Club di San Antonio. Seguono con 198 Frank Lickliter Ii, Chris Riley e Ted Purdy. Al quarto posto con 199 Dean Wilson. Internazionali Di Grecia: Lombardi In Corsa Per Il Titolo - Alessandra Averna al quarto posto e Nunzio Lombardi al sesto nei Campionati Internazionali di Grecia che si concludono al Golf Club Porto Carras di Kassandra Halkidiki. Nel torneo femminile la Averna (220 - 71 70 79) ha perso con il 79 soltanto due posizioni, ma non è più in corsa per il titolo perché la ceca Zuzana Masinova (208 - 71 70 67) ha fatto letteralmente il vuoto. Ha infatti sei colpi di vantaggio sulla connazionale Katerina Ruzickova e sull’olandese Marjet Van der Graaf. E’ 14ª Federica Angioletti con 229 (74 76 79). Nel Trofeo delle Nazioni Repubblica Ceca al primo posto con 422 colpi davanti ad Austria (444) e Italia (449). Nel campionato maschile Nunzio Lombardi (208 - 74 67 67) con il secondo 67 consecutivo si portato a tre colpi dai due leaders, il turco Gencer Ozcan (205 - 70 67 68) e l’austriaco Tano Kromer (69 66 70), proponendosi per la conquista del titolo. Al 18° posto Valentino Dall’arche con 213 (69 74 70) e al 21° Alberto Campanile con 215 (69 72 74). Nel Trofeo delle Nazioni in prima posizione l’Austria1 con 414 e in seconda l’Italia con lo stesso score, quindi con 415 Turchia, Austria 4 e Repubblica Ceca. .  
   
 

<<BACK