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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Marzo 2009
 
   
  PER UNA NUOVA GENERAZIONE DI PROFESSIONISTI A MILANO: PRESENZA FEMMINILE NELLA POLITICA MILANESE (12%)

 
   
  Milano - È stata presentata il 5 marzo a Palazzo Marino, l’analisi sulle nomine effettuate dal Sindaco Moratti nei consigli d’amministrazione delle società partecipate, enti e fondazioni del Comune di Milano. Dati significativi emergono dallo studio condotto dal consigliere comunale Pierfrancesco Maran. La presenza femminile nei cda delle società partecipate resta ferma all’11%, un punto inferiore alla presenza femminile nella politica milanese (12%) che da questo punto di vista non sembra ricevere risultati positivi da un Sindaco donna. Ma anche i giovani continuano ad essere tenuti lontani dai cda, dove il 52% dei nominati ha più di 60 anni e solo il 24% ha meno di 50 anni (il 3% ne ha meno di 40). Su questo versante opera meglio la politica, che vede una presenza over 60 limitata al 22% e quasi il 60% under 50, con un importante 21% di under 40. Altro aspetto significativo è la presenza, tra i nominati nei cda dove sono previste retribuzioni o indennità, di un 43% di persone che hanno ricoperto incarichi politici negli ultimi dieci anni o che sono stati candidati nelle diverse tornate elettorali. In particolare, poi, su 11 donne nominate, 6 hanno una precedente esperienza politica, mentre i 3 under 40 nominati, tutti hanno esperienza politica. “I dati della ricerca promossa dal Pd sono particolarmente significativi – dichiara Marilisa D’amico, ordinario di diritto costituzionale alla Statale di Milano – e dimostrano una realtà inequivocabile. Anche in una città che si vanta di essere all´avanguardia, le difficoltà per le donne e per i giovani sono enormi. Tutto questo, naturalmente, non soltanto contraddice alcune recenti conquiste normative, come quella del nuovo Statuto regionale, che parla di "democrazia paritaria", ma é lo specchio di una società che difficilmente può e potrà davvero rispondere alle esigenze di modernità e di rinnovamento. Al di là delle parole o delle dichiarazioni di principio é davvero il momento per la politica di passare a provvedimenti concreti, sulla scia delle altre democrazie europee”. “Milano ha bisogno di scommettere sul proprio futuro – continua Alessandro Rosina, associato di demografia all’Università Cattolica di Milano – e deve ambire a diventare il punto di riferimento e l´esempio di rilancio di un Paese che vuole tornare a crescere. L´expo e´ una grande occasione in questo senso, a condizione che non prevalga la logica affaristica e spartitoria tra poteri forti, ma si colga coraggiosamente l´opportunità per investire sui giovani, sulla loro voglia di esserci, di fare, sulla loro naturale propensione all´innovazione. E´ importante allora dare subito segnali nella giusta direzione, iniziando, come propone il Pd, dalle nomine del Comune nei cda scaduti. Il quadro attuale, come confermano i dati presentati su genere ed età degli attuali membri, è davvero sconfortante. La difesa del vecchio - particolarmente accanita in Italia come mostrano molte ricerche e analisi - deve lasciar spazio all´investimento sul nuovo, sulle componenti più fresche e dinamiche della società. Le realtà che crescono di più in Europa sono, del resto, proprio quelle che investono maggiormente sui giovani e danno più spazio e fiducia alle nuove generazioni. ” “Per superare la crisi e vincere la sfida dell’Expo – conclude il consigliere Pierfrancesco Maran –dobbiamo andare oltre i dati che sono stati esposti. Per questo chiediamo al Sindaco sin da subito uno sforzo perché dalle nomine che deve effettuare nel 2009 selezioni nomi in grado di dare una spinta nuova. Per questo il Pd dal 2010 attuerà un percorso di valutazione preliminare esterna delle proprie candidature perché si affermi una nuova generazione di professionisti a Milano”. .  
   
 

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