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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Marzo 2009
 
   
  L´INFLUENZA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO SUGLI INCENDI

 
   
  Bruxelles, 9 marzo 2009 - Recenti dati e modelli di simulazione hanno evidenziato che il cambiamento climatico antropogenico può favorire l´attività del fuoco, mentre i dati relativi alla situazione climatica passata ci permettono di comprendere quanto precedentemente accaduto. Utilizzando questi dati, un team internazionale di scienziati ha scoperto che un cambiamento repentino del clima in coincidenza di una fase di espansione forestale può scatenare violenti incendi. Queste scoperte sono state recentemente pubblicate online negli atti della National Academy of Sciences (Pnas). Gli scienziati del Center for Bio-archeology and Ecology (ovvero Cnrs/université Montepellier 2/Ecole Pratique des Hautes Etudes de Paris) hanno esaminato le variazioni negli incendi violenti mettendole in relazione al repentino cambiamento climatico avvenuto circa 13. 000/11. 000 anni fa. Gli scienziati hanno analizzato il periodo compreso tra 15. 000 e 10. 000 anni fa e hanno evidenziato che quel particolare periodo è stato caratterizzato da un imponente cambiamento a livello climatico, non dissimile dai cambiamenti climatici odierni. Per meglio comprendere quanto accaduto, gli scienziati hanno ricostruito la storia degli incendi verificatesi nel lasso di tempo preso in esame. Gli scienziati hanno utilizzato come riferimento 35 campioni di carbone di legno sedimentario e di polline, ottenendo risultati interessanti. Gli scienziati hanno spiegato che, grazie allo studio dei campioni di polline fossile, hanno scoperto che la quantità di biomassa bruciata è andata gradualmente aumentando fino all´inizio del periodo definito "Dryas recente". Mentre esistono prove di incendi significativi per il periodo compreso tra i 12. 900 e gli 11. 700 anni fa, non vi sono evidenze di una tendenza analoga per questo periodo. I dati raccolti dimostrano tuttavia che il numero di incendi violenti cresciuto successivamente al Dryas recente, si è ridotto fortemente con l´inizio dell´Olocene, che secondo gli esperti comprende anche il periodo attuale. È importante notare che il cambiamento climatico repentino si è verificato a intervalli di 13. 900, 13. 200 e 11. 700 anni, favorito da un´imponente attività del fuoco. Secondo gli scienziati ci sono prove evidenti della correlazione esistente tra i cambiamenti climatici e l´attività del fuoco. Gli autori dello studio affermano che la tempistica dei cambiamenti "non è coincisa con le variazioni verificatesi nella densità della popolazione umana o con il momento dell´estinzione della cosiddetta megafauna," e non sarebbe nemmeno confermata la teoria secondo la quale sarebbe collegata a un bombardamento di meteoriti. Questi fattori, spiegano gli scienziati, possono aver contribuito ai cambiamenti del regime del fuoco, in luoghi e epoche diverse, ma aggiungono che i dati relativi al carbone dimostrano una significativa influenza del cambiamento climatico sull´attività dello stesso. Questo è particolarmente palese nei cambiamenti rapidi di questa ultima attività. Gli scienziati hanno inoltre sottolineato che i risultati forniscono informazioni cruciali su quelle che saranno le future tendenze degli incendi violenti. Quest´ultimo studio è di poco successivo a uno studio pubblicato in ottobre su Nature Geoscience, nel quale si indicava che nel corso dei secoli, fino all´avvento della rivoluzione industriale, il clima ha rivestito un ruolo importante nel regime del fuoco. In poche parole, le scoperte dello studio in questione suggeriscono che gli incendi indotti dal clima potrebbero aumentare a causa di un surriscaldamento climatico continuo e dell´espansione delle foreste, causando nuovi rischi ambientali e sociali, come avvertono gli scienziati. Per ulteriori informazioni, visitare: Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas): http://www. Pnas. Org/ Cnrs: http://www. Cnrs. Fr/ .  
   
 

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