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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Marzo 2009
 
   
  A GORIZIA LA PRESENTAZIONE DEL MARCHIO "MERLETTO FVG"

 
   
  Gorizia - Una qualifica per far emergere, tutelare e valorizzare la locale lavorazione del merletto, completamente fatto a mano, differenziandola così dalle produzioni meccaniche sempre più presenti sul mercato, che possono trarre in inganno i consumatori. E´ questo lo scopo del marchio "Merletto Goriziano - Scm (Scuola dei corsi merletti)-Fvg" (Friuli Venezia Giulia) che è stato presentato il 6 marzo nel capoluogo isontino. Per ottenere tale registrazione si è adoperata la Scm, la quale svolge attività didattica ai fini dell´apprendimento delle tecniche per l´esecuzione del merletto a fuselli. In seguito all´autorizzazione ottenuta l´anno scorso dall´Amministrazione regionale, la scuola si è dotata del marchio, che certificherà la natura, lo standard qualitativo e la provenienza dei merletti. La possibilità di fruire del marchio (potranno richiederne l´uso le imprese singole o associate, le associazioni, le scuole e gli enti) presuppone l´osservanza di uno specifico disciplinare, che ne certifica il processo d´esecuzione. Il Merletto Goriziano dovrà necessariamente essere realizzato sul territorio regionale. "Si tratta di un´iniziativa - ha commentato l´assessore regionale alla Cultura ed alla Formazione, Roberto Molinaro - di non poco conto, poiché coniuga la tradizione ed il sapere presente sul territorio, con il futuro. Il marchio rappresenta un´opportunità per coloro che, decidono di impegnarsi in tale attività di nicchia". La Scm svolge la propria attività su tutto il territorio regionale (con circa mille allieve, coinvolte in 70 corsi annuali), raccogliendo così l´eredità di una tradizione secolare: la produzione del merletto è stata a Gorizia diffusa, sin dalla fine del diciassettesimo secolo, da alcune religiose, originarie delle Fiandre; i merletti goriziani sono stati sin d´allora più vicini al modo di produzione centroeuropeo (l´influsso della vicina Idrija), che a quello veneziano, dove i pizzi erano invece eseguiti ad ago. L´assessore Molinaro ha inoltre evidenziato l´importanza dell´incontro tra la cultura e l´economia, che può rappresentare un volano di sviluppo per il territorio. "In un´economia governata da macroscelte, che al lavoro hanno privilegiato la finanza, l´iniziativa della Scm rappresenta una possibile risposta, attraverso la quale una comunità si organizza per stare meglio. L´operazione oggi presentata non resterà unica nel Friuli Venezia Giulia, poiché ci sono altre possibilità, come ad esempio l´attività dei mosaicisti di Spilimbergo, che possono essere valorizzate", ha concluso l´assessore. . .  
   
 

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