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Notiziario Marketpress di
Lunedì 25 Settembre 2006 |
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ARTUSA: ´IN TOSCANA LA PRIMA CASA ITALIANA DELLE RINNOVABILI´ NEI PROSSIMI TRE ANNI LA REGIONE INVESTIRÀ 58 MILIONI DI EURO PER LO SVILUPPO DELLE ENERGIE VERDI
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Firenze, 25 settembre 2006 - Sorgerà in Toscana la prima Casa italiana delle energie rinnovabili e sarà ubicata in un edificio del passato per dimostrare che le energie rinnovabili sono compatibili con il patrimonio edilizio esistente. Un impegno che l´assessore all´ambiente della Regione, Marino Artusa, si è assunto a Bruxelles rispondendo a una richiesta del principe Laurent del Belgio, che ha accolto nella Casa belga delle energie rinnovabili - la prima in Europa inaugurata pochi mesi fa grazie alla sua iniziativa - i partecipanti al seminario sulle politiche ambientali europee delle Regioni del Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Umbria). Alle energie rinnovabili è stata dedicata la seconda giornata dei lavori del seminario, aperta da una relazione di Artusa, che ha illustrato le buone pratiche della Toscana per un ambiente pulito: già raggiunto con 4 anni di anticipo l´obiettivo del 12% di risorse rinnovabili sul consumo energetico totale, si punta ora al 16,8% entro il 2012. Per quanto riguarda la copertura della produzione di energia elettrica, si dovrà invece passare dall´attuale 33% al 50% entro il 2012. ´Con questa progressione – ha detto Artusa – la Toscana si avvia a diventare la Sylicon Valley delle risorse rinnovabili in Italia, il distretto energetico più avanzato a livello nazionale ed uno dei primi a livello europeo´. La parte del leone la fa la geotermia, ´il petrolio bianco della Toscana´, che copre già oggi da sola il 28% della produzione dell´energia elettrica regionale, seguita dal 4% dell´idroelettrica e dall´1% delle biomasse: una risorsa, quella geotermica, ha sottolineato Artusa, ´che progredisce solo a patto di essere sostenibile per l´ambiente e gestita in rapporto stretto con il territorio. Per questo una nuova legge regionale sancirà la liberalizzazione del settore e adotterà il sistema dei bandi per le concessioni´. La nuova sfida, ha aggiunto Artusa, è ora quella di disegnare anche ´la via toscana all´idrogeno´, partendo da esperienze di grande rilievo già esistenti sul nostro territorio, come quelle del settore orafo aretino e di aziende all´avanguardia come la Piel, in provincia di Pisa, e la Magnetek, in provincia di Arezzo. ´Chiederemo al Ministero dei trasporti l´omologazione delle auto in grado di utilizzare sia la benzina che l´idrogeno, come in Toscana è già stato sperimentato su 4 veicoli, in modo da poter diffondere su tutta la rete autostradale della regione le stazioni di rifornimento multi-energy sul modello di quella già in funzione a Collesalvetti´. Infine il capitolo delle risorse: nei prossimi tre anni la Toscana destinerà 58 milioni di euro allo sviluppo delle risorse energetiche rinnovabili. Altri 42 milioni di interventi per la tutela dell´ambiente – di cui circa la metà di contributo europeo - sono stati realizzati in Toscana grazie ai progetti Life e Life Plus: con 71 progetti approvati, di cui 23 negli ultimi 4 anni, pari al 20% del totale italiano, la Toscana è in testa alla graduatoria nazionale dell´utilizzo dei cofinanziamenti europei in questo settore. . |
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