Trieste, 12 marzo 2009 - "La chiassosa e sterile mobilitazione mediatica che in questi giorni sta precedendo la quinta Conferenza nazionale sulle politiche antidroga, da parte del mondo anti-proibizionista, e l´arrivo previsto per sabato dei soliti agitatori dei centri sociali, dimostrano ulteriormente l´assoluta bontà dell´organizzazione e dei contenuti dell´evento". Con queste parole l´assessore regionale con delega alle Politiche giovanili, Alessia Rosolen, ha commentato le polemiche apparse in questi giorni sui giornali attorno all´organizzazione della Conferenza nazionale, da domani in programma a Trieste. "In questo Paese c´è ancora chi crede di poter trasformare la lotta alla droga in argomento da polemica da cortile e non è capace di riconoscere l´esigenza della compattezza di tutti i soggetti coinvolti su questo terreno; ci sono ancora persone che si assumono l´´irresponsabilità´ di lanciare messaggi ambigui ai giovani sui danni irreparabili della droga, ammantando le proprie discutibili posizioni di un carattere pseudo-scientifico; chi ancora crede di poter risolvere questa tragedia proponendo il fallimentare modello della legalizzazione delle sostanze stupefacenti". "Ben vengano quindi le parole del sottosegretario Giovanardi - ha proseguito Rosolen - che confermano apertamente che non esiste nessun diritto a drogarsi e che nessuna politica di lotta alla droga può sottrarsi al recupero completo della persona e al suo reinserimento sociale". "Questa è senz´altro la linea che come assessore alle Politiche giovanili porrò al centro delle campagne di sensibilizzazione che rivolgeremo alle ragazze e ai ragazzi del Friuli Venezia Giulia nei prossimi mesi". .
