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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Marzo 2009
 
   
  CIA: DOPO SCANZANO STATI GENERALI DELL’AGRICOLTURA LUCANA

 
   
  Dopo la grande manifestazione di sabato scorso a Scanzano Jonico, il mondo agricolo lucano vuole continuare ad essere protagonista della nuova fase di mobilitazione degli agricoltori del Sud: la Cia-confederazione Italiana Agricoltori lancia la proposta della convocazione a breve degli “Stati Generali dell’Agricoltura Lucana”. “Non pensiamo – precisa il presidente regionale della Cia Donato Distefano – alla solita Conferenza anche se a medio termine sarà pure necessario promuovere una Conferenza Regionale sull’Agricoltura che aggiorni la strategia del Governo Regionale Lucano, quanto piuttosto, per ora, ad un momento snello di confronto sulle azioni prioritarie da mettere in campo, con conclusioni estremamente operative e assumibili in un crono-programma di impegni che la Giunta Regionale può assumere”. Due, a parere della Cia, le questioni più urgenti: una legge regionale per la competitività del sistema agro-alimentare, proprio come è accaduto con il sistema industriale attraverso il recente disegno di legge della Giunta che però esclude il mondo agricolo; la definizione dei Piani di Settore in modo da dare risposte dirette ai singoli comparti agricoli. “Quanto invece al Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali, al decreto quote latte, e agli oneri contributivi, la partita – sottolinea Distefano -resta ancora aperta. Per la Cia, i nodi non sono del tutto sciolti e occorre trovare al più presto adeguate soluzioni per dare risposte concrete ai produttori agricoli che continuano a vivere una situazione d’emergenza, sempre più alle prese con crescenti costi e con prezzi sui campi in caduta libera. Il mancato rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le assicurazioni agevolate per le calamità naturali e per le avversità atmosferiche -sottolinea la Cia- mette a rischio la copertura assicurativa delle imprese. Una misura questa indispensabile proprio per il suo carattere strutturale, poiché consente alle aziende agricole di affrontare in modo sereno e duraturo le sfide del mercato. D’altra parte, i programmi di lavoro delle imprese agricole, senza la certezza della copertura del Fondo di solidarietà, saranno nei prossimi mesi -avverte la Cia- messi in crisi e ciò provocherà un’ulteriore espulsione dal mercato di imprese (solo nel 2008 hanno chiuso i battenti oltre 20 mila aziende agricole) e l´incremento di ulteriori livelli di disoccupazione. Per quanto riguarda il decreto sulle quote latte, la Cia ribadisce la massima attenzione per l’iter parlamentare che si è aperto alla Camera dopo l’approvazione da parte del Senato. In particolare, il Fondo per i produttori di latte che hanno investito per incrementare la propria produzione deve essere aumentato nella dotazione finanziaria. .  
   
 

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