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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Marzo 2009
 
   
  MAFIA. MILANO, SIMINI: “NEGLI APPALTI PUBBLICI NOSTRA COLLABORAZIONE CON PREFETTURA È COSTANTE”

 
   
  Milano, 16 marzo 2009 - “In giorni in cui si dibatte sull’opportunità di istituire o meno una commissione consiliare antimafia, senza entrare nel merito della questione specifica, mi preme ricordare che il Comune di Milano può vantare, da anni, un rapporto di lavoro quotidiano e di massima collaborazione con le autorità preposte alle indagini per contrastare la mafia. E che ogni nostro appalto o subappalto è sottoposto a rigidi controlli da parte dei nostri uffici che quotidianamente lavorano a fianco della Prefettura per verificare le informative antimafia delle singole imprese che partecipano alle nostre gare, e per segnalare o ricevere informazioni laddove esistono dei sospetti. E nei casi, peraltro rarissimi, sono state segnalate al Comune connivenze mafiose abbiamo immediatamente provveduto ad allontanare le imprese”. Lo ha detto l’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini dopo lo stop arrivato dal Prefetto alla costituzione di una commissione d´inchiesta del Comune sui fenomeni mafiosi. “Il Comune di Milano – spiega Simini -, in tema di trasparenza negli appalti, è all’avanguardia, tanto da aver ricevuto, nel 2007, anche un premio da Transparency International, l’associazione dell’Onu che combatte la corruzione”. “I nostri rigidi controlli portano a escludere sia le imprese che non assicurano regolarità contributiva, sia quelle che hanno compiuto reati in materia di sicurezza sul lavoro. Negli ultimi tempi, su 136 istanze di subappalto, ne abbiamo rigettate 44, pari a circa il 32% del totale. Le nostre segnalazioni – rende noto l’assessore - hanno sempre avuto pieno riconoscimento anche da parte dell’Autorità giudiziaria, tanto è vero che nell’ultimo anno e mezzo ben 10 sentenze penali, relative a irregolarità nelle gare d’appalto, in cui erano coinvolte almeno una ventina di imprese, hanno confermato che i nostri sospetti erano assolutamente fondati”. “È evidente – conclude Simini - che le nostre verifiche lanciano un messaggio molto chiaro a quanti sono intenzionati a delinquere, a quelli che io definisco ‘i furbetti del cantierino’: a Milano si vigila sugli appalti”. .  
   
 

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