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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Marzo 2009
 
   
  POTENZA:AL VIA IL PROGETTO "ORTI URBANI"

 
   
  In questi giorni è stato avviato dall’U. D. Ambiente-qualità Urbana e dall’ Istituto per l’Agricoltura e l’Artigianato (Ipaa) “G. Fortunato” di Potenza, uno studio finalizzato alla realizzazione di un sistema di orti urbani nella nostra città; si tratta di una iniziativa espressamente prevista dal Regolamento del Verde Urbano Pubblico e Privato della Città di Potenza, che consentirà di recintare e rendere idonei alla coltivazione alcuni appezzamenti residuali di terreno, i quali dovranno essere recintati e resi idonei alla coltivazione di ortaggi e fiori; i singoli lotti, in seguito ad appositi bandi e brevi tirocini formativi, saranno quindi assegnati ai cittadini dietro il pagamento di un simbolico canone annuo. L’assessore alle Politiche Ambientali, Massimo Maria Molinari, ha ricordato come l’iniziativa si svolga in attuazione del Protocollo d’Intesa stipulato nel dicembre scorso tra Comune e Ipaa e che essa contribuirà a far nascere nuovo interesse intorno alla coltivazione amatoriale; questa coltivazione si sta infatti sempre più diffondendo non tanto per la necessità di fare economia (le statistiche evidenziano infatti come una buona parte della produzione venga regalata ad amici e parenti), quanto per il desiderio di ‘sapere cosa si mangia’ e per lo stretto rapporto con la natura, e con la cura della propria salute che questa attività consente. “Oggi –ha affermato il Sindaco e Presidente Anci di Basilicata, Vito Santarsiero– nelle principali città italiane la coltivazione di orti urbani non è più considerata un’anomalia, quasi un elemento di degrado paesaggistico, o un simbolo di una condizione sociale ed economica inferiore, quasi che la città sia un luogo solo per parchi e giardini. Si assiste dappertutto a una rinascita della antica usanza degli “orti senza casa” allocati all’interno del tessuto urbano, che non appartengono a chi li coltiva, ma sono proprietà delle amministrazioni comunali e vengono assegnati a coltivatori non professionisti. Anche se gli odierni orti urbani hanno un antenato nobile nel cosiddetto jardin ouvrier (giardino operaio) nato in Francia alla fine dell’Ottocento, in questa fase si registra sempre più l’interesse anche di impiegati, insegnanti, professionisti, e specialmente di pensionati di ogni ceto. Anche le semine si evolvono da quella degli ortaggi a quelle da fiore, mentre cresce il gusto borghese per il decoro e si incrementa il numero delle donne”. L’istituto per l’Agricoltura e l’Artigianato “G. Fortunato” ha quindi dato il via a veri e propri laboratori didattici che interesseranno alcuni quartieri urbani, per pervenire a una proposta di individuazione da condividere con gli uffici comunali e con i cittadini, tenuto conto che i siti da selezionare dovranno risultare idonei per le loro caratteristiche geo-pedologiche e morfologiche, per la loro localizzazione, per l’accessibilità e la presenza di acqua. Il Dirigente dell’U. D. Ambiente–qualità Urbana preposta alla materia, arch. Giancarlo Grano, nell’ auspicare che la creazione degli orti urbani possa rappresentare un modo concreto per scongiurare il degrado di molte zone sub-urbane della città e combattere la solitudine degli anziani attraverso lo scambio di saperi tra le generazioni, ha indicato all’Ipaa, tra le aree da sottoporre a verifica preliminare alcune zone di Rione Lucania, di Via Ionio, di Poggio Tre Galli, di Macchia Romana e di Malvaccaro. Ovviamente l’Ufficio darà conto al più presto delle prime verifiche effettuate. .  
   
 

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