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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Marzo 2009
 
   
  I PROBLEMI DEL LAGO DI GARDA TEMA DI UN CONVEGNO: NECESSARI INTERVENTI COORDINATI CON LOMBARDIA E TRENTINO

 
   
  Torri del Benaco (Verona), 18 marzo 2009 - La Regione del Veneto accelera la sua azione a difesa del lago di Garda e intende farlo concordando con le altre Regioni che si affacciano sul lago, Lombardia e Trentino, gli interventi e le politiche di gestione in tema ambientale, visto anche in chiave di sviluppo turistico e socio-economico dell’area gardesana. Lo ha ribadito il 13 marzo l’assessore alle politiche ambientali della Regione del Veneto Giancarlo Conta nel corso del convegno “Le problematiche ambientali del lago di Garda, approfondimenti e proposte di risanamento”, tenutosi a Torri del Benaco per iniziativa dello stesso assessorato. L’incontro ha avuto lo scopo di presentare ad amministratori, tecnici ed operatori i risultati degli studi multidisciplinari condotti sull’ecosistema gardesano da Cnr-ise Pallanza, Agenzia Gardesana Servizi, Iasma-istututo Agrario San Michele all’Adige, Arpav, Studio Arco di Verona, Centro Ideas dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Gli studi hanno complessivamente evidenziato una qualità delle acque ancora buona, ma tendente al peggioramento per la presenza dei cosiddetti nutrienti, azoto e fosforo, di origine soprattutto agricola o provenienti dalle discariche civili. Da qui l’esigenza di interventi che necessariamente dovranno essere condotti in modo concordato e coordinato da tutte tre le Regioni. “Il lago di Garda – ha ribadito l’assessore Conta – si presenta come una cerniera tra Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige; ognuna di queste Regioni ha, nel corso degli anni, legiferato e pianificato in modo autonomo. Una politica ambientale non sempre univoca e concorde, unitamente ad una pressione antropica crescente rischiano però di compromettere la qualità ambientale dell’area gardesana”. A questo proposito Conta ha annunciato che tra le Regioni del Veneto e Lombardia è stato concordato un protocollo d’intesa sulla gestione del lago che verrà firmato prossimamente e al quale si chiederà di aderire anche la Provincia di Trento. Tra le finalità del protocollo la riduzione delle sostanze potenzialmente pericolose nei cicli produttivi e negli scarichi, nonché la riduzione di potenziali inquinanti di tipo diffuso, derivanti dal settore agronomico e zootecnico. A tal fine il protocollo prevede la ristrutturazione e l’adeguamento degli impianti di depurazione degli scarichi civili e industriali. Previsti anche il risanamento ambientale delle aree degradate, la valorizzazione degli aspetti turistici con il potenziamento delle infrastrutture destinate ai servizi; l’incentivazione degli aspetti legati al settore delle energie rinnovabili; la certificazione ambientale delle aree quale strumento di corretta gestione del territorio; la creazione di un sistema Gis di acquisizione ed organizzazione dei dati ambientali, turistici ed energetici dell’area; la predisposizione, infine, di un piano di monitoraggio di efficacia delle azioni. Per affrontare questi argomenti il protocollo prevede un tavolo di lavoro fra gli enti interessati. Conta ha poi ricordato che dal 2000 ad oggi la Regione ha destinato complessivamente quasi 18 milioni di euro per i soli interventi sull’impianto di depurazione di Peschiera e la condotta fognaria sublacuale che vi afferisce. “E’ mia intenzione – ha poi informato – allargare al più presto anche a tutti i laghi del Veneto quanto prevede la legge 15 del 2007 in materia di difesa del litorale. Questo ci consentirebbe di avere finanziamenti e quindi risorse per poter intervenire in tutte le situazioni critiche con sistematicità e costanza”. Per quanto riguarda la prossima progettualità ha informato che la Giunta regionale ha già finanziato con 2 milioni di euro tre progetti che anticipano per l’area veneta quanto previsto dal protocollo d’intesa. Il primo riguarderà la registrazione Emas dell’area gardesana come opportunità di sviluppo del territorio. Si tratta di un percorso di certificazione attraverso la costituzione di un sistema di gestione ambientale finalizzato a determinare economie di scala e procedure semplificate in fase di certificazione di appalti, di interventi sul territorio, per la gestione dei rifiuti, i controlli della qualità dell’acqua, la manutenzione dei percorsi. Il secondo progetto prevede lo sviluppo di un sistema informatico territoriale unitario, come risposta alle esigenze della pubblica amministrazione, ovvero una banca dati cui accedere in modo semplificato e diretto al materiale cartografico, tematico, documentale e fotografico relativo al territorio gardesano. Il terzo progetto è finalizzato allo sviluppo dell’utilizzo delle energie alternative. “Sono fermamente convito – ha concluso Conta – che singoli interventi e buona volontà dei singoli enti sono alla fine solo paliativi alla soluzione delle problematiche ambientali del lago di Garda, che troveranno risposta solo da un’azione condivisa e concordata tra i vari attori, prime tra tutti le tre Regioni interessate con le quali spero di trovare presto un accordo in questo senso”. . .  
   
 

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