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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Marzo 2009
 
   
  BANDO ‘ALZIAMO LA TESTA’, I PRIMI DATI STATISTICI. IL 30% DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTO PER IL MUTUO O L’AFFITTO, PER LE SPESE DEL NIDO, UNIVERSITÀ, ASSISTENZA ANZIANI. IL 42% ARRIVA DA MILANO

 
   
  Milano, 18 marzo 2009 - Sono stati presentati il 13 marzo a Palazzo Isimbardi i primi dati del Piano Welfare ‘Alziamo la Testa’ promosso dalla Provincia di Milano che ha messo a disposizione 25milioni di euro per aiutare le famiglie e le imprese messe in ginocchio dalla crisi. Il bando rivolto alle famiglie (contributi per il muto o l’affitto, per le spese del nido, università, assistenza anziani) è stato chiuso il 2 marzo, a due mesi dall’apertura con oltre 18mila famiglie che hanno presentato domanda per accedere ai contributi. Sono ancora in corso i controlli e le verifiche necessarie per le ultime domande pervenute, ma già le prime famiglie che avevano i requisiti per accedere al contributo stanno ricevendo la lettera di conferma dell’accettazione della loro domanda a cui seguirà l’accredito in banca. Man mano che le domande di contributo saranno accolte anche le altre famiglie riceveranno la comunicazione. E’ stato così raggiunto l’obiettivo che la Provincia aveva previsto, quello di offrire a un numero consistente di famiglie dell’area metropolitana milanese almeno di tirare una boccata d’ossigeno. Delle 18mila domande pervenute, ben 5mila sono state compilate online dal portale della Provincia. Al momento sono state elaborate 10. 496 domande. Dai dati emerge che la richiesta di contributo medio è di 950€ a fronte di un massimo di 1500€. Forte è la richiesta di aiuto per sostenere le spese di mutuo (30%) e affitto (16%). A conferma dell’esistenza del problema del caro casa. Ma la crisi economica colpisce le famiglie in diversi modi. Il 24% di quelle che hanno fatto domanda ha chiesto il contributo per la cura di anziani o disabili; il 15% per la cura dell’infanzia e il restante 15% per sostenere le spese di iscrizione all’università. Le difficoltà si fanno sentire di più a Milano città: il 42% del totale delle richieste proviene infatti dal capoluogo. Mentre il 34% arriva dalla Provincia di Milano e il 24% dal nuovo ente provinciale di Monza e Brianza. Sebbene i dati elaborati fino a questo momento siano comunque in continua e rapida evoluzione e le percentuali al termine di tutte le verifiche potranno anche mutare, questa prima elaborazione statistica ci offre un quadro abbastanza preciso delle famiglie che nella nostra provincia stanno maggiormente risentendo del peggioramento della situazione economica finanziaria. Altro due dati risultano particolarmente interessanti: la media dei componenti del nucleo familiare è relativamente bassa, solo 3,4; e soltanto il 30% di coloro che hanno presentato domanda risulta essere conosciuto dai servizi sociali. “Con questo piano – afferma il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati – abbiamo dato una risposta concreta a quel ceto medio che a causa della crisi economica che ha investito l’Europa, è a rischio impoverimento. Le famiglie che hanno fatto domanda di contributo, infatti, sono famiglie composte per lo più da tre, quattro persone, due genitori impiegati e uno o due figli in età scolastica”. “Grazie all’alta soglia del reddito Isee di 14. 900 euro, e di 16. 100 euro per le spese dell’infanzia – conclude il presidente Penati - abbiamo aiutato coloro che altrimenti non avrebbero potuto ricevere nessun sostegno, nonostante l’effettiva necessità”. Rimangano ancora attivi le altre sezioni del bando: quella per chiedere il rimborso dei danni subiti dagli anziani a seguito di eventi malavitosi, quello rivolto alle imprese denominato ‘incentivi alle assunzioni’ e quello per sostenere le attività dei gruppi di acquisto familiari. A breve sarà inoltre pubblicato un nuovo bando a favore delle giovani coppie che si sono sposate o intendono farlo nel corso del 2009. .  
   
 

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