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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Marzo 2009
 
   
  DISCARICHE. FACILITARE LO STOCCAGGIO DI INERTI IN PROVINCIA DI GENOVA

 
   
  Genova, 18 marzo 2009 - Non più di una settimana fa gli autotrasportatori hanno manifestato in massa davanti ai cancelli di Scarpino, minacciando anche blocchi del traffico. I materiali inerti, che le imprese oggi devono portare in provincia di Alessandria con spese elevate di trasporto, di conferimento e costi ambientali considerevoli in termini di inquinamento atmosferico, potrebbero trovare spazio in alcuni comuni della provincia di Genova. La proposta viene da Giuseppe Tassi, consigliere di Forza Italia, ma anche sindaco di Avegno. “La situazione è preoccupante – ha detto Tassi nel presentare la sua interpellanza in consiglio – ci sono imprese che hanno difficoltà a lavorare per la mancanza di discariche idonee per il materiale di risulta da scavo, con conseguenze anche per l’occupazione, si rischia di mettere in ginocchio il sistema dell’autotrasporto e dell’imprenditoria edile genovese”. L’interpellanza di Giuseppe Tassi prevede che la Provincia contatti i comuni, per verificare se esistono terreni idonei e faccia sì che i suoi uffici tecnici agevolino i comuni a tener conto, nella stesura dei piani urbanistici, delle problematiche dello smaltimento degli interti. Massimo Ferrante, per il Pd, si è detto favorevole alla proposta e ha suggerito una serie di incontri con i comuni e il supporto tecnico degli uffici provinciali. Anche Muzio (An), Bianchini, Vaccarezza (Fi), Zarino Pedroni (Pd) si sono espressi, con sfumature diverse, in modo positivo. Per la giunta l’assessore Sebastiano Sciortino ha accolto la proposta anche perché “non possiamo essere insensibili alle esigenze degli imprenditori che sono anche datori di lavoro. Ha però sottolineato che sarà importante unire gli sforzi, soprattutto della regione Liguria competente per buona parte, e dei comuni che devono individuare i siti. Da pare nostra – ha chiuso Sciortino – possiamo garantire che le autorizzazioni saranno concesse in tempi rapidi". Il problema si è posto da quando non è più possibile utilizzare gli inerti per il ripascimento delle spiagge e il porto di Voltri ha esaurito le sue esigenze di riempimento. Inoltre le imprese genovesi subiscono la concorrenza crescente da parte di autotrasportatori di oltre Appennino che scaricano in porto o in riviera e qui caricano terra o detriti a minor prezzo avendo già ammortizzato i costi. . .  
   
 

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