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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Marzo 2009
 
   
  INFANZIA E ADOLESCENZA, COME MIGLIORARE I SERVIZI SE NE È PARLATO AL SEMINARIO ORGANIZZATO DALLA PROVINCIA DI PIACENZA ALLA CATTOLICA

 
   
   Piacenza, 18 marzo 2009 - Molto affollata la sala Piana dell´Università Cattolica per “Fra diritti e responsabilità: promuovere la cultura dell’infanzia e dell’adolescenza”, seminario che la Provincia ha organizzato il 10 marzo, in collaborazione con la società Zancan Formazione e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, per consentire un confronto tra operatori dei servizi educativi. In questo modo la Provincia ha voluto aprire una stagione rinnovata di attenzione e riflessione sulle politiche per l’infanzia e l’adolescenza. Il seminario ha fatto seguito al Convegno sullo stesso tema svoltosi nel febbraio scorso e la pubblicazione del volume di riflessioni e ricerche locali. Dopo gli interventi introduttivi di Antonella Dosi, dirigente del Servizio Sistema scolastico della Provincia, e di Roberto Maurizio, ricercatore e formatore, nonché componente dell´Osservatorio nazionale Infanzia e Adolescenza. Achille Orsebnigo, sociologo e amministratore delegato dello Studio Analisipsicosociologica di Milano, ha rneuto una stimolante relazione, piane di suggerimenti e di indicazioni utili al lavoro dei tanti opertatori ediìucativi presenti in sala. Tra le tante riflessioni, il richiamo ad un impegno per realizzare servizi veramente adeguati ai bisogni dei munori (non sempr equesto accade: molti servizi sono “tagliati” per le esigenze dei genitori”, la sollecitazione a definire percorsi tesi a promuovere sinergie che siano graduali, il richiamo ad una responsabilizzazione degli operatori che non escluda l´atteggiamento conflittuale con i ragazzi, quando questo è necessario. A seguire, una serie di comunicazioni sui seguenti argomenti: 1) condividere e discutere le priorità territoriali di benessere per l’infanzia e l’adolescenza 2) la prevenzione e la promozione della salute e del benessere: concetti, convinzioni e scelte operative 3) i servizi per la prima infanzia e i servizi per mamme e bambini fra diritti dei bambini e vincoli organizzativi: il coordinatore pedagogico nei servizi per l’infanzia (un adempimento? un lusso? un obbligo utile?) 4) la salute dei bambini e dei ragazzi: un concetto reso marginale dall’emergenza educativa? 5) la scuola tra obblighi d’istruzione e ricerca del gradimento degli utenti. Particolarmente significativa l´esperienza delle studentesse della classe Iv C del Liceo Socio Psico Pedagogico dell’Istituto Colombini. Coordinate dalla loro insegnante, hanno stilato un elenco di loro diritti (la libertà di uscire senza timore di essere aggredite, per dirne uno) e di regole alle quali loro stesse si debbono attenersi (tra le molte, esprimersi facendo in modo di essere capite dagli altri). Giuseppe Gregori, pediatra, ha illustrato le modifiche che ha subito la sua professione in questi decenni: questa figura di medico, una volta interpellata solo per la cura delle tradizionali malattie infantili, oggi è sempr epiù chiamato per prevenire i problemi che i giovani deovno affronbtare non solo da un punto di vista sanitario, ma anche psicosomatico e sociale. Il seminario proseguirà nel pomeriggio, con il coordinamento di Roberto Maurizio: previsti, dalle 14,30, due laboratori di discussione: la valutazione di efficacia del lavoro educativo, con Romano Gromi, docente di didattica alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica, e le responsabilità professionali del lavoro educativo e sociale nel processo della governance territoriale, con Giuseppe Armani, formatore dell’Ufficio di Staff del Sindaco del Comune di Fiorenzuola. Dalle 16,15 alle 17 la condivisione in sessione plenaria dei confronti nei laboratori. .  
   
 

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