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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Settembre 2006
 
   
  SVILUPPARE LE NANOSCIENZE PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA

 
   
   Strasburgo, 26 settembre 2006 - L´aula parlamentare europea esaminerà una relazione che sottoscrive il piano d´azione della Commissione volto a promuovere le nanoscienze e le nanotecnologie in Europa. Sottolineando i vantaggi della loro applicazione, i deputati chiedono finanziamenti e infrastrutture adeguati e un rafforzamento della formazione scientifica. Ma sollecitano anche la protezione della proprietà intellettuale e nuove norme sui brevetti. Sottolineano poi l´importanza di uno sviluppo responsabile e etico di queste tecnologie. Il termine "nanotecnologia" indica la manipolazione o l´auto-aggregazione di singoli atomi, molecole o cluster molecolari a formare strutture e quindi a creare materiali e sistemi aventi proprietà nuove o completamente diverse sotto il profilo fisico, chimico e biologico rispetto ai componenti di origine. Tra i nuovi prodotti della nanotecnologia, di dimensioni ridottissime, vanno citate le nanoparticelle d´argento presenti sulla superficie di frigoriferi, condizionatori d´aria e lavatrici che hanno proprietà antibatteriche e antimicotiche, mentre nel settore biomedicale vengono realizzati composti per protesi ossee più resistenti dell´acciaio inossidabile. Le nanoscienze hanno anche reso possibile la realizzazione di vernici anti-graffiti, batterie a lunga durata, tessuti auto-pulenti, rivestimenti avanzati e schermi flessibili. Il termine nanotecnologie riunisce varie specializzazioni tecnologiche (microelettronica, tecnologia dei microsistemi, chimica, fisica, biotecnologia) in un´unica branca multidisciplinare. Si prevede che le nanoscienze e le nanotecnologie avranno ripercussioni virtualmente in ogni campo e perciò sono considerate tra le tecnologie più importanti per il Xxi secolo. La National Science Foundation statunitense arriva a stimare a mille miliardi di dollari il mercato globale delle nanotecnologie entro 10-15 anni. Il piano d´azione sulle nanoscienze e le nanotecnologie presentato dalla Commissione per il periodo 2005-2009, definisce una serie di azioni tra loro interconnesse per l´immediata attuazione della strategia europea precedentemente proposta in questi campi. La relazione di Miloslav Ransdorf (Gue/ngl, Cz) all´esame della Plenaria plaude al piano d´azione e appoggia gli obiettivi e le iniziative esposte. Finanziamenti e infrastrutture I deputati, infatti, riconoscono che le nanoscienze e le nanotecnologie «hanno la potenzialità di arrecare enormi vantaggi alla società» poiché possono contribuire allo sviluppo di nuovi prodotti, materiali, applicazioni e servizi e al conseguente miglioramento della produttività e della qualità della vita nell´insieme dell´Ue. La relazione, d´altra parte, raccomanda che alle ambizioni presentate nel piano d´azione «corrispondano finanziamenti adeguati» e appoggia la volontà della Commissione di potenziare notevolmente le risorse destinate alla ricerca in questo settore, «essenziale per il futuro sviluppo dell´Europa». Inoltre, i deputati ritengono che l´Europa abbia bisogno di un sistema coerente di infrastrutture di ricerca e sviluppo all´avanguardia mondiale e richiamano l´attenzione sul fatto che tali infrastrutture richiedono una massa critica di risorse «che esulano dalle possibilità dei governi e delle imprese a livello locale». Riconoscendo, d´altro canto, che le politiche nazionali di ricerca e sviluppo condotte su scala più ridotta possono spesso rivelarsi più adatte a reagire in modo adeguato al mutare delle opportunità e agli sviluppi del mercato, invitano la Commissione e gli Stati membri a rafforzare e a coordinare i loro sforzi di ricerca e sviluppo in questo campo. A tale scopo, raccomandano la creazione in ogni Stato membro di una massa critica minima di scienziati e infrastrutture specializzati nelle nanoscienze e nelle nanotecnologie in modo da creare centri di eccellenza specializzati in taluni paesi e coordinati a livello dell´Unione. Sinergie tra ricerca, istruzione e innovazione Al fine di conseguire le necessarie sinergie tra ricerca, istruzione e innovazione, i deputati chiedono poi agli Stati membri di sviluppare strategie volte a migliorare gli scambi di conoscenze e ad affrontare la carenza di personale qualificato, accordando maggiore importanza alla formazione in scienze naturali e attirando un maggior numero di studenti verso le nanoscienze e le materie scientifiche multidisciplinari. Compiacendosi quindi dell´impegno della Commissione per sostenere le Reti di formazione nel campo della ricerca sulle nanotecnologie, invitano gli Stati membri a creare, sia singolarmente sia in stretta cooperazione fra loro, reti multisettoriali che colleghino le nanotecnologie con un´ampia gamma di settori della ricerca al fine di sviluppare nuove tecnologie ibride. Favorire l´innovazione industriale Per i deputati, le azioni volte ad accelerare lo sviluppo tecnologico devono essere completate da misure politiche atte a garantire la penetrazione sul mercato delle tecnologie esistenti. Inoltre, al fine di garantire condizioni omogenee per i mercati e gli scambi internazionali, sollecitano la rimozione di qualsiasi ostacolo dovuto all´assenza di norme e a legislazioni poco chiare «che ritardano inutilmente l´adozione delle nanotecnologie e delle nanoscienze in Europa». Ma, secondo i deputati, anche l´industria, gli istituti di ricerca e gli istituti finanziari dovrebbero collaborare affinché la ricerca e lo sviluppo di eccellenza nelle nanoscienze si traduca in nuovi prodotti e processi. Osservano, quindi, che gli Stati membri dovrebbero accelerare e stimolare questo processo concentrandosi sul miglioramento del clima imprenditoriale, in particolare per le nuove imprese, le Pmi e le imprese innovative. In proposito, sottolineano come la protezione dei diritti di proprietà intellettuale sia essenziale per l´innovazione, al fine di attrarre gli investimenti iniziali e per garantire introiti futuri. La Commissione è quindi invitata a sviluppare norme per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e modelli per accordi di licenza. Esprimendo poi rammarico per il fatto che la brevettazione delle invenzioni delle nanoscienze e delle nanotecnologie in Europa progredisce con lentezza, i deputati sollecitano l´Ue a istituire un sistema di monitoraggio dei brevetti in questi campi. Incoraggiano, inoltre, riforme generali nel campo del sistema europeo dei brevetti «al fine di ridurre i costi del brevetto e migliorare l´accessibilità dei brevetti per le Pmi». Sottolineano poi la necessità di maggiore trasparenza e di chiari limiti all´estensione della protezione brevettuale. Dicendosi convinti che le possibilità per l´Europa di restare all´avanguardia in questo campo «dipendono dalla sua capacità di coordinamento», i deputati sottolineano infine la necessità di un polo unico comune di coordinamento e l´importanza che l´Ue parli con una voce sola sulla scena internazionale, «proprio in vista delle sfide rappresentate dalla tutela dei brevetti in Cina». Uno sviluppo tecnologico responsabile ed etico La relazione riconosce che un elemento essenziale di una strategia responsabile è l´integrazione di aspetti sociali, sanitari e di sicurezza nello sviluppo tecnologico delle nanoscienze e delle nanotecnologie. La Commissione, gli Stati membri e l´industria europea sono quindi sollecitati a instaurare un dialogo efficace con tutti i soggetti interessati, in modo da orientare gli sviluppi verso una strada sostenibile. Sottolineano anche la necessità di rispettare alti principi etici e si dicono favorevoli agli esami etici previsti per materie quali gli interventi non terapeutici sugli esseri umani e la connessione tra nanoscienze e nanotecnologie e la privacy delle persone. In proposito, esprimono l´auspicio che tali esami siano pubblici ed includano un´analisi approfondita della nanomedicina. I deputati sostengono poi l´insediamento di comitati etici atti a contribuire, tramite pareri scientifici indipendenti, ad una corretta informazione del pubblico promuovendo un clima di fiducia sugli eventuali rischi e vantaggi connessi con lo sfruttamento delle scoperte nel settore delle nanotecnologie. I deputati, inoltre, insistono affinché la valutazione dei rischi tecnologici (dalla progettazione fino allo smaltimento o riciclaggio) per la salute umana, i consumatori, i lavoratori e l´ambiente sia contestuale all´intero ciclo di vita dei prodotti delle nanoscienze e delle nanotecnologie. Raccomandano poi che gli elenchi degli ingredienti dei prodotti di consumo specifichino l´aggiunta di materiale a base di nanoparticelle manufatte. L´industria, da parte sua, «deve unirsi agli sforzi comuni» e, al riguardo, i deputati la esortano a partecipare allo sviluppo delle nanotecnologie, «operando nel rispetto dei principi della responsabilità sociale delle imprese». E´ poi ricordato che tutte le applicazioni e gli impieghi delle nanoscienze e delle nanotecnologie «devono rispettare l´elevato livello di tutela della salute umana, dei consumatori, dei lavoratori e dell´ambiente». E vi è la necessità di una codifica dei nanomateriali volta a predisporre norme che contribuiranno agli sforzi tesi a individuare eventuali rischi. Osservando la scarsità delle conoscenze sull´eventuale nocività per la salute e l´ambiente delle nuove nanoparticelle sintetiche, la relazione chiede che, in conformità del principio di precauzione ed anteriormente alla loro produzione e commercializzazione, siano esaminati gli effetti delle nanoparticelle poco solubili e difficilmente degradabili. Per i deputati, inoltre, nell´ambito della nuova normativa comunitaria riguardante la registrazione, la valutazione, l´autorizzazione e le restrizioni applicabili alle sostanze chimiche (Reach), le nanoforme di sostanze esistenti dovranno essere trattate come nuove sostanze. Una strategia d´informazione per i cittadini La relazione esorta vivamente la Commissione a mettere a punto una strategia di comunicazione per sensibilizzare il pubblico «sulle grandissime opportunità offerte dalla nanotecnologia e tranquillizzarlo». I deputati, inoltre, reputano che, nell´ambito di tale strategia, la Commissione debba contemplare anche l´ipotesi di una campagna itinerante con un "Camion delle nanoscienze" o l´assegnazione di un "Premio di nanotecnologia". A loro parere, anche le imprese devono contribuire alla divulgazione di informazioni obiettive sulle scoperte nel campo delle nanoscienze e delle nanotecnologie, sui loro impieghi previsti e sui loro rischi e vantaggi per la società. .  
   
 

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