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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Marzo 2009
 
   
  DONNE: LA PROVINCIA DI COMO IN PRIMA LINEA CONTRO GLI ABUSI NASCE LA RETE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE PER LA PROMOZIONE DI AZIONI INTEGRATE CONTRO LA VIOLENZA

 
   
  Como, 18 marzo 2009 - Per arginare il fenomeno della violenza contro le donne, l’assessorato alle Pari opportunità dell’Amministrazione provinciale di Como ha predisposto un progetto che è stato considerato dal Ministero delle Pari Opportunità meritevole di un finanziamento pari a € 94. 288 che copre l’80% della spesa prevista (pari a € 117. 860) Il progetto, denominato “Rete di coordinamento provinciale per la promozione di azioni integrate contro la violenza sulle donne”, sarà realizzato dalla Provincia di Como insieme con l’Associazione Telefono Donna di Como, la Cooperativa Prospettive di Como e al Centro di Formazione Provinciale di via Bellinzona nei prossimi 12 mesi. Le azioni previste sono: 1) formazione in aula per le forze dell’ordine, operatori sociali, sanitari e scolastici nonché volontari, mono e pluri professionale, con momenti di interscambio e di confronto esperienziali (200 ore); 2) realizzazione di percorsi di “formazione intervento” negli otto Ambiti Territoriali (Uffici di Piano) per la creazione della rete interistituzionale distrettuale di aiuto alle vittime della violenza (736 ore); 3) attivazione di uno sportello telefonico di richiesta di aiuto da parte di donne vittime di violenza (numero verde = 287 ore); 4) realizzazione di materiale informativo sia per gli addetti ai lavori che per le donne; 5) realizzazione di una pagina dedicata alla tematica all’interno del sito della Provincia al quale accedere per informazioni relative alla rete dei servizi attivata nel territorio provinciale, procedure e prassi per accompagnare le donne nell’uscita dalle situazioni di violenza; 6) costituzione di un Comitato Scientifico composto da esperti in materia (medici, avvocati, psicologi, assistenti sociali, ecc. ) per monitorare gli esiti delle diverse azioni progettuali. 7) Protocollo d’intesa: la definizione delle modalità operative del protocollo d’intesa è stata concordata con i responsabili delle Forze dell’Ordine (Comando Provinciale dei Carabinieri e Questura), degli Uffici di Piano, degli ospedali comaschi, dell’Azienda Sanitaria Locale, del Provveditorato, delle associazioni di volontariato che, peraltro, sottoscriveranno con la Provincia e la Prefettura nella giornata di lunedì 16 marzo 2009 il suddetto protocollo di intesa che ha per titolo: “Promozione di strategie condivise e di azioni integrate finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza contro le donne”. L’ampiezza del fenomeno è testimoniata dalla rilevazione nazionale condotta dall’Istat che stima in 6 milioni e 743 mila le donne fra i 16 e i 70 anni che hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita; negli ultimi 12 mesi sono 1. 150. 000 le donne vittime di violenze fisiche o sessuali. Solo nella nostra provincia, secondo i dati forniti da Telefono Donna, nel 2008 sono state 263 le donne che si sono rivolte all’associazione. Negli anni sono aumentati tutti i tipi di violenza: si rileva, in particolare, nel 2008, un ulteriore aumento dei casi di violenza fisica passati dal 56,1% al 64,7%; sono l’8,9% le donne che hanno subito violenza sessuale e l’87,4% quelle che hanno subito violenza psicologica (dalle percentuali si evidenzia chiaramente come la maggior parte delle donne subisca più tipi di violenza). Per il 77% delle donne il maltrattamento dura da più anni. La stragrande maggioranza delle violenze sono commesse da uomini con cui la donna ha o ha avuto delle relazioni affettive (85,8%). Gli autori della violenza sono, infatti, nel 64,9% dei casi i partner (mariti, compagni e fidanzati), nel 20,9% dei casi gli ex partner. Solo nel 3% di casi si tratta di sconosciuti. L’83,7% % delle donne che hanno subito delle violenze ha dei/delle figli/e, di cui il 71,8% è minorenne (217 bambini e bambine nel 2007). Negli ultimi due anni, vi è stato un aumento delle donne straniere che si sono rivolte all’associazione. Nel 2008 hanno raggiunto quasi il 33 % del totale (nel 2007 erano il 28,5 % mentre nel 2006 erano il 18,5 %). Anche nel caso dei maltrattatori, vi è un aumento degli uomini di nazionalità straniera ma con percentuali inferiori rispetto a quelle relative alle donne. Ancora una volta si rilevano situazioni non infrequenti di donne straniere maltrattate da uomini italiani. «Questi dati sicuramente non certificano l’aumento della violenza sulle donne negli anni recenti – spiega l’assessore provinciale Simona Saladini - piuttosto certificano un fenomeno troppo spesso sconosciuto o tenuto nascosto. L’incremento dell’attenzione al fenomeno e un primo potenziamento dei servizi hanno fatto emergere quindi un fenomeno iceberg di cui ora ci si deve prendere carico come società». .  
   
 

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