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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Marzo 2009
 
   
  SALUTE, ASSESSORE LIGURE MONTALDO: "AL TAR NON SPETTA SCEGLIERE I MODELLI CLINICI"

 
   
  Genova, 19 Marzo 2009 - "Non spetta al tribunale amministrativo regionale scegliere un modello clinico o un altro, la deaziendalizzazione dell´ospedale Santa Corona di Pietra Ligure è stata approvata dal tavolo di monitoraggio dei Ministeri della Salute e delle Finanze e dal Governo, ed è stata valutata opportuna dal punto di vista strutturale e del rispetto dei livelli di assistenza". Lo ha detto l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo rispondendo il 17 marzo alle minoranze in consiglio regionale in merito alla recente sentenza del Tar ligure contro lo stralcio del piano socio-sanitario relativo all´accorpamento alla Asl 2 Savonese dell´ospedale Santa Corona di Pietra ligure. "Noi riteniamo - ha detto Montaldo - che il consiglio regionale abbia agito in piena legittimità e scegliendo in modo conforme alla legislazione che questa assemblea si è data come la legge 41 del dicembre 2006 che prevede che il consiglio regionale, su proposta della Giunta, possa istituire o sopprimere aziende, definire le loro dimensioni e missioni". "Noi siamo già reduci da una vicenda un po´ bizzarra, giunta fino alla corte costituzionale: nel 2007 il Tar della Liguria ha annullato un provvedimento che la Giunta aveva assunto per definire le modalità di consumo dei farmaci protettori gastrici, quindi abbiamo inserito la norma in una legge che è stata impugnata dalle aziende farmaceutiche, infine la corte costituzione ci ha confermato che potevamo farlo a dimostrazione che si è trattato di una grave svista del Tar". Per quanto riguarda la deaziendalizzazione del Santa Corona l´assessore alla Salute ha sottolineato come " abbiamo discusso a lungo sul provvedimento e sulla portata di tale misura, l´allora direttore generale del Santa Corona, Neirotti formulò un´ipotesi di 4 milioni di euro di riduzione di costi a seguito dell´integrazione dei servizi diagnostici, dei servizi tecnici e amministrativi, dei premi assicurativi. Pertanto è stata una scelta motivata da ragioni economiche oltre che strutturali. Oggi se confrontiamo i costi omogenei abbiamo avuto un risparmio nel 2008 di 1 milione di euro e la previsione di un risparmio nel 2009 di 2,6 milioni". "A questo - ha continuato Montaldo - si deve aggiungere l´elemento della validità assistenziale che è stato sempre rispettato e che ha portato a nuovi servizi e ad un miglioramento dell´assistenza grazie ad una migliore integrazione ospedale-territorio". "Risulta contraddittorio, a questo punto - ha concluso Montaldo - invocare una riduzione degli sprechi e poi voler ripristinare ciò che si è smantellato per questo abbiamo fatto ricorso al consiglio di stato, perché una situazione di incertezza sarebbe lesiva dell´organizzazione sanitaria". "Per quanto riguarda poi la richiesta di ritiro del piano sanitario - ha aggiunto l´assessore - che il Tar non mette in discussione, si tratta di una richiesta poco responsabile perché noi abbiamo ereditato una situazione drammatica dal punto di vista dei conti sanitari, con 300 milioni di disavanzo l´anno, abbiamo ripianato 851 milioni in tre anni e portato in equilibrio i conti del 2007-2008 certificati dal tavolo di monitoraggio e dallo stesso Governo. Misure che hanno consentito di ridurre le tasse". .  
   
 

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