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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Marzo 2009
 
   
  CRISI. REGIONE CHIAMA BANCHE: L’IMPERATIVO CATEGORICO E’ SOSTENERE L’ECONOMIA E LE FAMIGLIE VENETE.

 
   
  Venezia, 18 marzo 2009 - Il rallentamento e la recessione del ciclo economico hanno certamente contribuito a rallentare la domanda di credito delle imprese e delle famiglie. Tuttavia una parte significativa del rallentamento della domanda è causato da un inasprimento delle condizioni di concessione del credito medesimo. Vi è quindi la necessità che Regione e sistema bancario veneto facciano fronte comune, pur nei rispettivi ruoli, per garantire un corretto supporto finanziario alle imprese e alle famiglie per attenuare gli effetti della drammatica crisi internazionale sul contesto economico regionale e contribuire a rasserenare un clima di forte preoccupazione. La reciproca disponibilità in questa direzione è stata confermata nel corso di un incontro a Palazzo Balbi degli assessori regionali al bilancio Isi Coppola, al lavoro Elena Donazzan e ai lavori pubblici Massimo Giorgetti con i rappresentanti delle banche che operano sul territorio veneto, della commissione regionale Abi e di Veneto Sviluppo. Il faccia a faccia diretto tra banche e Regione è venuto dopo il primo incontro del 3 marzo scorso del tavolo tecnico di monitoraggio del credito alle imprese, presente il presidente Giancarlo Galan. L’assessore Coppola ha fatto rilevare che il monitoraggio della Banca d’Italia conferma anche per il Veneto un quadro recessivo per l’economia. Dal territorio giunge quotidianamente, peraltro, la segnalazione di una rigidità nella concessione del credito, che rischia di incidere pesantemente sulla ristrutturazione e sul rilancio delle attività produttive con effetti negativi sulla ripresa economica. La Regione ha messo in atto una manovra di ampio respiro a sostegno delle imprese e delle famiglie e di semplificazione delle procedure, ma ritiene necessaria la collaborazione delle banche per una maggiore flessibilità nel sistema del credito. L’assessore Giorgetti ha illustrato gli interventi attivati dalla Regione nel settore della casa e del mercato immobiliare, mettendo sul tappeto le possibili forme di intervento da parte delle banche, soprattutto per quanto riguarda i mutui. Per gli appalti di opere minori, in cui la lentezza dei pagamenti è una delle note dolenti delle pubbliche amministrazioni, la Regione ha introdotto un premio del 10% in più agli enti che riescono ad appaltare rapidamente i lavori ad imprese locali. Per dar fiato alla nostra economia, complessivamente nel settore dei lavori pubblici la Regione mette a disposizione circa 500 milioni di euro in questo e nel prossimo esercizio finanziario. Anche per le politiche del lavoro, l’assessore Donazzan ha sollecitato un rapporto diretto con le banche per studiare soluzioni che diano efficacia all’impegno regionale che è di 120 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga e di altri 230 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo, da riprogrammare in funzione di azioni a sostegno del reddito e della formazione, per mantenere vive le imprese venete e sostenere anche il potere di acquisto delle famiglie. Su questi temi dalle banche è venuta una risposta di condivisione della preoccupazione per la situazione generale dell’economia e di massima disponibilità. .  
   
 

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