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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Marzo 2009
 
   
  COPPOLA: “C’E’ CHI LAVORA CONTRO IL FEDERALISMO FISCALE. CONFIDIAMO NEL MINISTRO CALDEROLI.”

 
   
  Venezia, 18 marzo 2009 - “Che il Pd avesse poco a cuore la questione federalista e la relativa riforma è cosa nota. Ma ora il centrosinistra, che è il vero partito conservatore, dopo aver bloccato le riforme costituzionali avviate dal centrodestra tenta di far fallire anche il disegno di legge delega sul federalismo fiscale”. E’ l’assessore regionale al bilancio del Veneto Marialuisa Coppola a prendere posizione contro un emendamento fatto approvare in sede parlamentare “con una mossa tanto subdola, quanto ruffiana, e che se non sarà modificato avrà ripercussioni gravi sull’intero impianto del provvedimento”. “Stiamo parlando della reintroduzione dei trasferimenti previsti dalla legge 549 del 1995 – spiega l’assessore Coppola - ovvero quel fondo vincolato che assomma risorse per i programmi regionali di sviluppo, del fondo trasporti, dell’agricoltura, del risparmio energetico, dell’ambiente e del turismo, e rappresenta il monumento alla spesa storica e la sublimazione dell’assistenzialismo più deleterio che invece il testo originario del disegno di legge intendeva sostituire con l’addizionale Irpef nell’ambito dell’assetto di finanziamento e perequazione delle funzioni autonome, ispirato dalla capacità fiscale. Detto in soldoni si tratta di 2,5 miliardi di euro che verranno ripartiti con 253 euro pro capite per la Basilicata, 240 per il Molise, 222 per la Calabria, 96 per la Campania, 94 per la Puglia per arrivare alla bellezza di 5 euro per il Veneto!”. “E’ chiaro il tentativo del Pd – conclude l’assessore - di tutelare le proprie residue amministrazioni del centro-sud facendo strame dell’efficienza e della capacità fiscale delle regioni, anteponendo così il proprio interesse a scapito di quello generale. Auspico che chi di dovere intervenga immediatamente per correggere questa manovra che mette a rischio l’equilibrio del provvedimento sul federalismo fiscale nel quale il Veneto e i veneti nutrono grandi aspettative”. .  
   
 

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