Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Marzo 2009
 
   
  MAFIA A MILANO, SENATRICE ADAMO: IRRITUALE LETTERA DEL PREFETTO A SINDACO RISCHIO INFILTRAZIONI È REALE E L´ATTO DEL COMUNE È LEGITTIMO

 
   
  Roma, 19 marzo 2009 - «La Commissione anti-mafia istituita dal Comune di Milano è un atto legittimo e che non lede alcuna competenza statale. » ─ Lo afferma la Senatrice milanese Marilena Adamo. «La lettera del Prefetto Lombardi al Sindaco Moratti, oltre ad essere irrituale, ─ continua Adamo ─ non è condivisibile nel suo contenuto. » «Come riportato ampiamente anche dalla stampa, il rischio di infiltrazioni mafiose nella rete di appalti pubblici e nel tessuto economico del milanese è tutt´altro che una lontana ipotesi. Al contrario è già una tragica realtà rispetto alla quale tutte le istituzioni pubbliche hanno il dovere morale e politico di intervenire nei modi più efficaci possibili, nel pieno rispetto della legge e delle competenze assegnate ai diversi soggetti. «Per questi motivi ─ conclude Adamo «ho ritenuto necessario rivolgere al Ministro dell´Interno un´interrogazione nella quale chiedo con urgenza che vengano chiariti i motivi per i quali il Prefetto si sia espresso, di sua iniziativa e non richiesto di alcun parere, sulla legittimità di un atto del Comune di Milano. » Interrogazione A Risposta Orale In 1^ Commissione Al Ministro dell´Interno Premesso che: l´articolo 34, comma 9 dello Statuto del Comune di Milano prevede la facoltà per il Consiglio comunale di disporre inchieste su materie di interesse comunale nominando Commissioni speciali composte con criterio proporzionale alla consistenza dei gruppi consiliari; in data 3 marzo 2009 con voto unanime il Consiglio comunale di Milano ha deliberato l´istituzione di una Commissione speciale d´inchiesta sulla presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso nella città di Milano ai sensi della suddetta norma statutaria; nelle premesse alla suddetta delibera viene citata l’ultima relazione della Commissione parlamentare antimafia, istituita con Legge 27 ottobre 2006, n. 277, presentata in data 19 febbraio 2008 laddove sostiene che «Milano e la Lombardia sono il caso emblematico della ramificazione molecolare della ‘ndrangheta in tutto il Nord»; la delibera del Consiglio comunale chiarisce come l’obiettivo della Commissione, il cui mandato di operatività è stato fissato nel termine massimo di 120 giorni dalla prima convocazione, sia quello di supportare l’Amministrazione nella «predisposizione – nell’ambito e nei confini delle proprie competenze – degli interventi ritenuti più idonei e più incisivi per fornire il proprio contributo alla prevenzione delle attività criminali e al contrasto delle associazioni di stampo mafioso/camorristico, coordinando la propria attività con quella delle autorità naturalmente e istituzionalmente preposte a garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini»; l´elencazione delle funzioni della Commissione non lede alcuna competenza legislativa statale in quanto ad essa vengono attribuiti esclusivamente compiti di studio e indagine, nel pieno rispetto di quanto previsto dal già citato articolo 34, comma 9 dello Statuto del Comune di Milano in attuazione dell´articolo 38, comma 6 del Testo Unico degli enti locali di cui al Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; la stessa delibera stabilisce che la Commissione sia composta da consiglieri comunali con criterio proporzionale alla consistenza dei gruppi consiliari e possa essere integrata dagli «eventuali delegati che le Autorità sopra menzionate, preposte a livello locale e nazionale ad indagare e prevenire le attività criminali in oggetto, vorranno designare» implicando quindi la possibilità, su base eventuale e facoltativa, di coinvolgere rappresentanti delle Autorità inquirente, investigativa e di Pubblica sicurezza; in data 6 marzo 2009 il Prefetto di Milano Dott. Gian Valerio Lombardi ha fatto pervenire al sindaco di Milano Letizia Moratti una lettera nella quale egli contesta la legittimità costituzionale della delibera comunale istitutiva della Commissione, segnalando come tale delibera costituisca un caso di violazione delle esclusive competenze statali in materia di sicurezza pubblica sostenendo che «una commissione consiliare sul tema esula del tutto dalle competenze comunali e confligge con le norme in vigore», si chiede di sapere: in base a quale normativa o quale prassi il Prefetto, di sua iniziativa e senza alcuna richiesta di parere, intervenga per esprimersi sulla legittimità di un atto del comune di Milano, ente che agisce nel rispetto dell´ autonomia statutaria riservata ai Comuni dall´articolo 114 della Costituzione nonché conformemente all´articolo 34, comma 9 del proprio Statuto; quale sia nel merito l’opinione del Ministro in indirizzo, ritenendo i sottoscrittori non solo legittimo, ma utile e necessario, che il Consiglio comunale di una metropoli la quale predispone grandi opere ─ anche in vista dell´evento Expo 2015 ─, indice gare d’appalto per centinaia di milioni di euro, possiede un patrimonio demaniale ingente, si preoccupi di conoscere la presenza, la consistenza e il modus operandi delle ramificazioni di tipo mafioso nei settori economico produttivi, in particolare di quelli che hanno rapporti con la Pubblica amministrazione. Roma, 18 marzo 2009 Adamo, Serra .  
   
 

<<BACK