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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Marzo 2009
 
   
  SANITA´ REGIONALE LOMBARDA PROTAGONISTA AL PALAZZO DELL´ONU BRESCIANI ALLA CONFERENZA OCCAM: ESPORTIAMO IL NOSTRO KNOW-HOW

 
   
  New York, 23 marzo 2009 - Il sistema sanitario lombardo con le sue eccellenze, la sua capacità di innovazione e la sua spinta verso le alleanze internazionali sono stati protagonisti oggi al Palazzo di vetro dell´Onu a New York. L´assessore Luciano Bresciani è infatti intervenuto, di fronte ad un ampia e qualificata platea di ministri, sottosegretari e rappresentanti diplomatici di tutto il mondo, alla Ix edizione di Infopoverty World Conference, il consesso mondiale organizzato da Occam (Observatory for Cultural and Audiovisual Communication in the Meditterranean and in the World). Occam - struttura creata dall´Unesco nel 1996, poi divenuta autonoma - attraverso il programma Infopoverty (nato nel 1997 nell´ambito Onu), lavora per combattere la povertà attraverso la promozione dello sviluppo tecnologico e la messa a disposizione di servizi come la telemedicina, l´e-learning e l´e-government. "Vogliamo proseguire come stiamo già facendo - ha detto Bresciani nel suo discorso - a condividere ed esportare il nostro know how, sviluppato anche attraverso le nostre alleanze internazionali, mettendolo a disposizione dei Paesi emergenti attraverso varie forme di collaborazione. La nostra intenzione è di svolgere, per quanto nelle nostre possibilità, un ruolo positivo nello sviluppo e nella crescita umana in tutto il mondo". "Non vogliamo - ha detto l´assessore citando un noto slogan - dare il pesce alle persone ma il nostro obiettivo è pescare insieme". I Numeri - Il discorso di Bresciani ha preso le mosse dalla fotografia del sistema sanitario lombardo, chiamato a servire una popolazione di 9,7 milioni di abitanti ("più di molti Paesi dell´Unione Europea"), con un budget annuale di circa 17 miliardi di euro (più del 75% dell´intero bilancio). Il sistema lombardo ha 160. 000 persone impiegate e garantisce ogni anno 160 milioni di prestazioni ambulatoriali, 2,32 milioni di ricoveri, 62 milioni di prescrizioni farmaceutiche. Più del 10% delle prestazioni è per pazienti di fuori regione. Per il sesto anno consecutivo, ha rivendicato Bresciani, il bilancio è in pareggio. "Con il budget che abbiamo a disposizione - ha sottolineato l´assessore - oltre a continuare a garantire le attività di prevenzione e prestazioni di alto livello per i cittadini, intendiamo dare un valore aggiunto allo sviluppo del nostro sistema economico e sociale, attraverso l´impegno per lo sviluppo del Sistema sanitario regionale e la promozione di prodotti tecnologicamente avanzati". Tecnologie - Uno dei più importanti fattori di sviluppo del Sistema sanitario regionale è stata appunto l´introduzione di nuovi strumenti tecnologici, in grado di migliorare, razionalizzare e controllare i processi. Tra questi, in particolare, Bresciani ha ricordato "il progetto centrale", rappresentato dalla Carta Regionale dei Servizi con la creazione di un network in grado di connettere operatori e cittadini. Universita´ - Ma per dare più forza allo sviluppo tecnologico, ha sottolineato Bresciani, "abbiamo cercato di stringere alleanze, innanzitutto guardando al nostro territorio". La Lombardia ha 6 facoltà di Medicina (5 pubbliche e una privata). L´impegno della Regione è quello di creare un unico sistema universitario regionale, mettendo in comune un patrimonio che può contare su 14 macro aree di ricerca, 119 aree specifiche di ricerca e 1. 234 prodotti certificati. "In questo contesto - ha detto ancora l´assessore - è fondamentale il ruolo delle industrie, che possono venire coinvolte nella piattaforma regionale investendo capitali di rischio su progetti destinati al mercato, prodotti in grado di ottenere una certificazione di qualità dal Sistema sanitario regionale e quindi offrire garanzie importanti per i consumatori". Oltre al Sistema sanitario regionale, alle Università e alle aziende private, c´è un quarto attore ("che va a completare la formazione dei ´quattro moschettieri´") che è Finlombarda, la finanziaria regionale che può dare la propria qualificata consulenza. Allenze Intrernazionali - Allo stesso tempo, ha proseguito Bresciani, la Lombardia si è mossa per stringere alleanze esterne, "a partire dalle Regioni e dai Paesi che condividono con noi un alto livello di prestazioni e la convinzione che l´Ict e le sue applicazioni sono di fondamentale importanza per lo sviluppo sanitario". Quindi alle intese con le Regioni italiane (come Veneto e il Friuli), si sono affiancati o stanno per affiancarsi gli accordi con le Regioni europee (Rhone Alpes, Andalusia, Catalogna, Paesi Baschi, Baden Wuerttemberg) o addirittura Stati (come Israele), così da creare una "macro area europea per lo sviluppo tecnologico". Queste intese hanno al centro l´implementazione della telemedicina ma anche il trattamento della cronicità, che è la vera sfida per i prossimi anni. Lo scopo non è solo lo scambio di esperienze ma anche la possibilità di accedere ai finanziamenti europei in ricerca e sviluppo, creando partnership ad esempio sul Vii Programma Quadro, così come nel prossimo futuro sulla interoperabilità dei sistemi elettronici di gestione dei dati sanitari o la telemedicina per le zone alpine e gli ospedali di montagna. Paesi In Via Di Sviluppo - "Il nostro obiettivo - ha detto ancora Bresciani - è esportare e condividere questo know how soprattutto nei confronti dei Paesi in via di sviluppo come stiamo già facendo. Abbiamo da poco firmato un accordo con la Provincia di Buenos Aires sul sistema sangue e ci apprestiamo a sottoscriverne un altro con il Nicaragua sulla pediatria". Con questi Paesi così come con altri Stati soprattutto africani, "abbiamo costruito in questi anni un sistema di collaborazione che chiamiamo di ´gemellaggio´. Un ospedale lombardo attiva una collaborazione con una struttura ´gemellata´ per un periodo di solito di due anni: dallo Zambia al Madagascar, dalla Tanzania all´Egitto, dal Libano al Mozambico, i nostri ospedali e i professionisti che vi lavorano cooperano con gli operatori locali attraverso la telemedicina con attività di tele consultazione, teleformazione e telediagnosi". "Questa è la strada da percorrere - ha concluso Bresciani - abbandonando il solismo e lavorando in orchestra, insieme con le nostre alleanze europee per esportare sempre più le nostre conoscenze ai paesi in via di sviluppo". .  
   
 

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