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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Marzo 2009
 
   
  DIGA PIANO DEI LIMITI: VENDOLA SCRIVE A BERLUSCONI PER APERTURA CANTIERI

 
   
  Bari, 23 marzo 2009 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in merito alla vicenda relativa ai ritardi nella cantierizzazione dei lavori di costruzione della diga di Piano dei Limiti, in Capitanata. Nella lettera, che si allega in calce, Vendola chiede al Capo del Governo di avviare immediatamente le procedure necessarie alla chiusura dei progetti e all’apertura dei cantieri dell’opera. Questo il testo integrale della lettera: Gentile Presidente, devo con rammarico e grande angoscia prendere atto del significativo silenzio del Suo Governo, e dei competenti Ministeri, relativamente all’urgenza di procedere nella realizzazione di un’opera che tutti considerano decisiva per il destino delle popolazioni di Capitanata. Mi riferisco alla Diga di Piano Dei Limiti, polmone idrico indispensabile a garantire l’approvigionamento di acqua potabile per circa un milione di pugliesi, opera necessaria anche per consentire alla Diga di Occhito di essere bonificata e messa in sicurezza. Io pensavo che il recente allarme relativo alla presenza di un’alga tossica nella stessa Diga di Occhito – infrastruttura che non conosce da 40 anni alcuna opera di manutenzione straordinaria – potesse liberare il campo da ogni atteggiamento di furbizia o di dilazione legato a ragioni squisitamente politiche. Invece no. L’astio politico sembra prevalere sugli interessi dei pugliesi. Ma questo non è accettabile. Lei sa, Presidente Berlusconi, che la Puglia è disponibile a collaborare col suo Governo in ogni momento e che si pone nell’ottica di salvaguardare gli interessi del Paese contro qualsivoglia angusta visione localistica. Così ragionammo quando intendemmo contribuire alla soluzione della crisi campana dei rifiuti. Così ragioniamo quando si tratta di contribuire al finanziamento degli ammortizzatori sociali. Ma crediamo di dover rivendicare altrettanta collaborazione da parte del suo Governo. Mi dolgo non poco di constatare che così non è, neppure di fronte al rischio di una catastrofe ambientale. Se Occhitto, per ragioni ambientali o sanitarie, dovesse entrare in emergenza ed essere chiusa, questo comporterebbe una condizione drammatica per l’intera provincia di Foggia. Ora non si può più tollerare alcun rinvio, ora occorre chiudere i progetti e avviare la cantierizzazione delle opere. Ogni giorno perso diventa un attentato alla vita e alla salute di un intero territorio. Le scrivo questa lettera con la speranza che, leggendola, possa comprendere quale sia la verità delle cose e quale sia la responsabilità di cui ciascuno porta il peso. Le chiedo, Presidente Berlusconi, di far rapidamente prevalere questo senso di responsabilità nel nome del bene pubblico e dell’interesse collettivo. Bari, 20 Marzo 2009 .  
   
 

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