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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Marzo 2009
 
   
  LA RETE FERROVIARIA TOSCANA E IL NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO IN SINTESI I PUNTI DI PARTENZA DEL DIBATTITO ODIERNO ALLA PALAZZINA REALE

 
   
  Firenze, 23 marzo 2009 - Oltre 1. 500 chilometri di binari solcano la Toscana, sui quali transitano i treni nazionali e internazionali che collegano l’Europa a tutto il centro sud d’Italia. Ed ogni giorno, lungo 13 linee regionali, 143 convogli che fanno circa 800 viaggi portando a destinazione circa 240 mila passeggeri. Grandi linee di collegamento e un servizio indispensabile per i toscani che hanno deciso di muoversi in treno. Il punto sui servizi ferroviari che interessano la Toscana è stato al centro dell’incontro del 19 marzo alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella a Firenze. Costituiscono la rete fondamentale dell´infrastruttura ferroviaria: - la linea “Direttissima” (Roma)-firenze, prima linea ad alta velocità in Europa, in corso di adeguamento ai nuovi standard Av/ac; - la linea dorsale convenzionale (Roma-) Chiusi-arezzo-firenze (-Bologna-milano); - la direttrice tirrenica (La Spezia-) Sarzana-massa-pisa-livorno-grosseto-montalto di Castro (-Roma), sulla fascia costiera; - la linea Firenze-empoli-pisa, di collegamento tra la dorsale e la direttrice Tirrenica; - la linea (La Spezia-) S. Stefano di Magra-aulla-pontremoli-borgo Val di Taro (-Parma), la cosiddetta “Pontremolese”. L’obiettivo è di raddoppiare entro il 2013 il numero dei toscani che scelgono il treno per i loro spostamenti di lavoro o di studio, di portarli a mezzo milione di passeggeri al giorno, riducendo così l’inquinamento e i consumi energetici. Per raggiungere questo obiettivo la Regione punta a razionalizzare e potenziare i servizi, passando da un sistema organizzato “per linea” ad un sistema di mobilità “a rete”. Il passo più importante in questa direzione è il completamento dell’Alta velocità, che consentirà di separare i flussi di traffico a lunga percorrenza da quelli dei pendolari e da quelli delle merci. Entro il 2014 le rotaie della direttissima Bologna-roma – su cui di notte passeranno anche i treni merci – saranno completamente sottoterra nel tratto di Firenze e i treni si fermeranno nella nuova stazione Macelli – Belfiore. I binari di superficie, liberati dal traffico a lunga percorrenza, saranno dedicati al trasporto metropolitano e regionale con il potenziamento dei servizi ferroviari locali. Ci sarà meno inquinamento, ci si muoverà meglio e le aziende toscane potranno spedire con maggior facilità e rapidità le loro merci, smistandole verso il porto di Livorno o gli aeroporti di Firenze e Pisa anche con gli interporti di Guasticce e Gonfienti. Proprio per questo ruolo “oltre” i confini del trasporto, l’Alta velocità è stata ribattezzata Alta capacità. Il Cipe dello scorso 6 marzo ha sbloccato 17,8 miliardi di euro, fondi necessari per lo sviluppo di grandi opere infrastrutturali su territorio nazionale, tra cui anche la linea Av/ac Firenze- Bologna. Sulla rete toscana oggi sono in circolazione 143 convogli. Negli ultimi anni la Regione Toscana ne ha acquistati 54 (di cui 24 nuove locomotive) investendo 70 milioni di euro. L’acquisto di nuovi treni dovrebbe rendere meno dura la vita dei 240. 000 toscani che tutti i giorni feriali prendono il treno per andare a studiare o a lavorare. Per migliorare la vita e tutelare chi viaggia quotidianamente in treno, impedire ritardi, limitare l’attesa delle coincidenze, offrire carrozze pulite, calde o fresche a seconda della stagione, aumentare il comfort di viaggio e migliorarne l´accessibilità, la Regione Toscana oggi proporrà a Trenitalia temi ed argomenti in discussione nel nuovo Contratto di servizio, in fase di negoziazione, con l´obiettivo di farne sempre di più strumento di garanzia orientato alla tutela del cittadino utente. .  
   
 

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