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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Luglio 1998
 
   
  AUTOTRASPORTI: AREA SOSTA FAI AD ASTI. LA CATEGORIA CONTESTA IL GOVERNO

 
   
  Milano, 20 luglio 1998 - La Federazione autotrasportatori italiani (Fai) ha inaugurato a Villanova d´Asti la prima area a lunga sosta a disposizione dei soci. L´area sorge su 20. 000 mq e offre numerosi servizi, mai finora disponibili insieme, tra i quali:parcheggio per oltre 150 autotreni con accesso possibile 24 ore su 24, anche mediante telepass, rifornimento di carburante, servizi di ristorante self service e bar, Tv, doccia, sale per lavori di ufficio, moderno centro di telecomunicazioni, lavanderia con asciugatoi, sala giochi, biliardo, pronto intervento e assistenza. Gli autotrasportatori in sosta potranno anche consultare su monitor le informazioni sul traffico e sulla viabilità, con aggiornamenti in tempo reale. L´area é raggiungibile dall´autostrada Torino-piacenza con uscita dal casello ss 10 direzione Chieri. Fabrizio Palenzona, presidente nazionale della Fai, ha detto che con questa iniziativa "vogliamo lanciare un segnale forte alla classe politica, troppo distante negli ultimi anni dai temi cari alla categoria: già a fine degli anni ottanta, un disegno di legge governativo impegnava l´industria italiana a creare aree del genere ma il progetto di legge é rimasto lettera morta e così noi abbiamo deciso di provarci da soli". Palenzona ha detto che l´investimento é stato di 2 miliardi e già nel primo anno di attività é previsto un fatturato di una ventina di miliardi. Altre aree similari sorgeranno, nel corso dei prossimi 5 anni, sulla Milano-venezia, sulla Milano-bologna, sulla Tirrenica (Alto Lazio Toscana) e nella fascia adriatica (Marche). Palenzona ha anche affermato che la Fai, che é la maggiore associazione degli autotrasportatori italiani, contesta l´operato dei ministro dei trasporti Burlando "la cui testardaggine, con uno sterile braccio di ferro con l´Europa e con il commissario europeo per i trasporti Kinok, provoca la non applicazione della legge 454 che consentirebbe una vasta ristrutturazione del settore e offrirebbe agli operatori italiani di essere competitivi con i colleghi d´oltreconfine". Palenzona ha anche detto che gli autotrasportatori italiani non sono competitivi perché hanno costi di produzione troppo alti e un sistema di strade e autostrade insufficiente. Inoltre, la burocrazia ostacola la competitività delle imprese: per immatricolare un camion in Germania ci vogliono 24 ore mentre a Milano ci vogliono sei mesi. Per questo e altri motivi, molti autotrasportatori italiani stanno stabilendo le loro funzioni direzionali all´estero, dove le pratiche burocratiche sono molto più snelle". Secondo la Fai, occorre inoltre che in Italia "vengano fissate tariffe speciali per il gasolio acquistato dagli autotrasportatori;occorrono sconti autostradali, che già ci sono in Francia e in Italia hanno funzionato fino al 1996 e poi sono stati revocati; occorre che venga reso possibile agli autotrasportatori detrarre dalla dichiarazione dei redditi le somme spese per l´uso dei telefonini, fondamentali strumenti di lavoro; occorre sviluppare sinergie tra autotrasporto, ferrovie, cabotaggio marittimo e altre forme di trasporto;gli svizzeri hanno investito 14. 000 miliardi di lire per raddoppiare il Gottardo perché vogliono trasferire dalla strada alla rotaia quote significative di traffico:perché l´Italia non vara un progetto simile?". Paolo Uggé, segretario generale della Fai, ha detto:" Siamo stanchi di un governo che fa di tutto per allontanare la categoria degli autotrasportatori dagli standard europei:la liberalizzazione del settore, avviata il primo luglio scorso, rischia di trovarci impreparati, visto che la legge di ristrutturazione del settore continua a rimanere inattuata. Occorrono norme precise in materia di rilascio delle autorizzazioni, di tariffe, di incentivi agli operatori e di creazione di infrastrutture, nonché in tema di sicurezza". .  
   
 

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