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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Settembre 2006
 
   
  MILANO, PARCHEGGI: VIA LE NORME CHE FAVORISCONO LA SPECULAZIONE PARCHEGGI REALIZZATI IN REGIME DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MILANO E ALCUNI ACQUIRENTI CHE, IMMEDIATAMENTE DOPO L’ACQUISTO DI BOX A COSTI AGEVOLATI, LI RIVENDONO A PREZZI DI MERCATO.

 
   
   Milano, 27 Settembre 2006 - Nel corso della seduta congiunta delle commissioni consiliari Lavori Pubblici e Mobilità, i consiglieri comunali dell’Ulivo Aldo Ugliano e Natale Comotti hanno illustrato la mozione urgente depositata ieri stesso, che propone di modificare in più punti della Convenzione-tipo che norma la costituzione del diritto di superficie nel sottosuolo di aree pubbliche per la realizzazione di parcheggi sotterranei residenziali. L’obiettivo della mozione è di contrastare il fenomeno di speculazione strisciante emerso a più riprese, per cui dei parcheggi realizzati in regime di Convenzione tra il Comune di Milano e alcuni acquirenti che, immediatamente dopo l’acquisto di box a costi agevolati, li rivendono a prezzi di mercato. Dice Aldo Ugliano: “Il fatto è che la regolamentazione della materia approvata con Provvedimento del Sindaco Albertini in qualità di Commissario per l’emergenza traffico nel Comune di Milano prevede tra l’altro all’art. 14 che il numero di posti-auto prenotati per l’acquisto e assegnati non potrà essere superiore ai vani catastali dell’immobile di riferimento. Ora, se da una parte è comprensibile che lo scopo di questa impostazione è quello di non lasciare invenduti dei box, dall’altra – poiché non prevede alcun obbligo per il primo acquirente a conservare la proprietà dell’immobile per un periodo di tempo prestabilito”. In sostanza, mentre il Comune concede le proprie aree in diritto di superficie richiedendo un corrispettivo minimo al fine di agevolare la costruzione di box e mentre il Concessionario si impegna ad assegnare i box a prezzo convenzionato, successivamente l’assegnatario può rivendere subito il box a prezzo libero ad altro soggetto senza alcun beneficio per il Comune e realizzando un guadagno di mera rendita speculativa. A riprova delle sue affermazioni Ugliano cita il caso di un parcheggio appena consegnato, dove un socio ha prenotato e ottenuto due box al prezzo di 20 mila euro ciascuno, mettendone immediatamente in vendita uno dei due al prezzo di 42. 000 euro. Casi analoghi non sembrano rarissimi e appare quindi opportuno intervenire per evitare episodi di vera e propria speculazione a danno dell’interesse pubblico. Per correggere queste distorsioni Natale Comotti e Aldo Ugliano propongono di adeguare le norme attuali, inserendo tra l’altro il divieto per il primo acquirente a vendere i box realizzati in regime di Convenzione prima di cinque anni dal rogito. .  
   
 

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