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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Settembre 1998
 
   
  ARTRITE REUMATOIDE: NUOVO FARMACO

 
   
  Ginevra, 8 settembre 1998 - La University of Alabama a Birmingham (Usa) ha riferito che sulla base di dati presentati alla European League against Rheumathology (Iular) i pazienti per artrite reumatoide trattati con il farmaco "Inbrel" avrebbero registrato un notevole miglioramento della malattia e un aumento delle capacità funzionali. Secondo il comunicato l´Inbrel ("etamercept") rappresenterebbe "la prima nuova conquista nel trattamento dell´artrite reumatoide negli ultimi 15 anni": il dottor Larry W. Moreland, della Divisione di Immunologia e Reumatologia dell´Università, afferma che Inbrel avrebbe dimostrato di alleviare i sintomi tipici della malattia anche nei pazienti trattati in modo inefficace con diversi altri farmaci o che tollerano male gli effetti collaterali associati agli attuali trattamenti farmacologici. Moreland ha spiegato che il farmaco agisce "catturando il Fattore Necrotico Tumorale (Fnt) in eccesso nelle articolazioni artritiche". L´artrite reumatoide è un disturbo cronico autoimmune che provoca l´attacco del rivestimento delle articolazioni da parte del sistema immunitario, causando dolore, gonfiore, affaticamento, invalidità con conseguente deformità fisica e danno organico. Inoltre, si ritiene che l´artrite reumatoide riduca le aspettative di vita di 5 a 10 anni. La malattia ha un´alta prevalenza (0, 5-1%) nella popolazione mondiale e il 70% dei casi riguarda le donne. Oltre agli elevati costi diretti e indiretti, l´ artrite reumatoide ha anche importanti conseguenze socio-economiche: più del 50% dei pazienti deve smettere di lavorare entro i primi cinque anni dall´insorgenza della malattia. Nel 10% dei casi la capacità di lavorare è seriamente compromessa nei primi due anni. L´università dell´Alabama, una delle prime in Usa per le sue at- tività di ricerca, riceve ogni anno più di 200 milioni di dollari per finanziare le attività di aggiornamento e ricerca. .  
   
 

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