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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Marzo 2009
 
   
  DA GENOVA LE PAROLE CHIAVE E LE STRATEGIE PER IL SETTORE DEL COMMERCIO REGOLE E COMPETENZE CHIARE E CONDIVISE, INNOVAZIONE, IMPRENDITORIALITA’, FORMAZIONE, SEMPLIFICAZIONE

 
   
   Genova, 23 Marzo 2009 - Folto pubblico – oltre 250 persone - al Palazzo della Borsa Valori di Genova per il convegno nazionale “Stato e Regioni: i nodi del commercio” , che ha visto riuniti alcuni dei più importanti esperti nazionali del settore, tra cui Luigi Mastrobuono, direttore della divisione Impresa ed Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico (da poco nominato nuovo “Mister Prezzi ed in questa sede alla sua prima uscita pubblica) ed Enzo Rullani, “guru” internazionale in ambito innovazione e nuova economia dei servizi. Il convegno, fortemente voluto dalla Regione Liguria e organizzato da Camera di Commercio di Genova, è stato introdotto da Claudio Burlando, presidente di Regione Liguria, che ha illustrato i principali interventi della Regione a favore delle imprese per il sostegno della crisi. Renzo Guccinelli, Assessore allo Sviluppo Economico, ha voluto sottolineare il tema della competenza tra Stato e Regioni in termini di concorrenza. “Ormai troppo spesso questo diventa elemento di sovrapposizione tra le competenze sul commercio assegnate alle Regioni ed azioni in contrasto dello Stato che, attraverso l’elemento della gestione della concorrenza, va ad incidere sulle scelte programmatorie delle Regioni . Ma occorre uscirne, ed è precisa volontà di Regione Liguria di creare un tavolo permanente Stato/regioni volto all’armonizzazione ed al confronto”. Paolo Odone, presidente di Unioncamere Liguria e della Camera di Commercio di Genova, ha introdotto il tema dell’innovazione quale base per il futuro del settore, ribadendo l’importanza di ricevere da Stato e Regioni norme e regole chiare e semplificazioni che agevolino gli imprenditori, oltre ad un rapporto tra le istituzioni che non crei cortocircuiti. Per Enzo Rullani, professore di Economia della Conoscenza alla Venice International University, in questa epoca in cui si sta passando dall’economia del bisogno all’economia del desiderio, l’innovazione è l’obiettivo principale per lo sviluppo, e due sono i suoi fattori strategici: la flessibilità e la creatività. Concetti molto lontani dalle imprese che offrono prodotti di massa, dai grandi volumi, standardizzati. Ma concetti molto vicini al settore dei servizi, ed in particolare al commercio. Con una ulteriore opportunità: l’enorme importanza che ha oggi la funzione di garanzia dell’intermediazione commerciale, ampiamente riconosciuta dai consumatori. E se le Istituzioni costruiranno ed organizzeranno strutture che mettano in rete le competenze e le innovazioni, le “buone pratiche “ (e tra questi, ad esempio, gli apprezzato “Centri Integrati di Via” nati dalla sperimentazione genovese) si diffonderanno ed un futuro, magari diverso, ma duraturo, ci sarà. Le dirigenti del dipartimento regionale dello Sviluppo Economico Serenella Milia e Gabriella Drago hanno aggiornato il pubblico rispettivamente sulla normativa nazionale in materia di commercio (con precisazioni sugli aspetti innovativi del testo unico sul commercio nella Regione) e sulla vasta panoramica degli incentivi al commercio. Ha concluso la sessione mattutina del convegno Luigi Mastrobuono, direttore della divisione Impresa ed Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, da poco nominato nuovo “Mister Prezzi ed in questa sede alla sua prima uscita pubblica. Per Mastrobuono è fondamentale che le piccole e medie imprese, che costituiscono il vero tessuto economico italiano, siano sostenute in questo momento di estrema crisi. In particolare quelle che sull’innovazione, sulla formazione e sul’internazionalizzazione hanno investito, ma ora si trovano a pagare le peggiori conseguenze. Ma è anche necessario che siano aiutate da una diminuzione di regole istituzionali, che ne limitano le scelte imprenditoriali, e dall’aumento di normative atte a disciplinare concretamente ed efficientemente i rapporti col territorio. E proprio col territorio il Ministero è totalmente aperto a creare concreti tavoli di lavoro, per esaminare le singole casistiche e trovare possibili soluzioni, che potrebbero coinvolgere non solo l’innovazione ma anche l’energia e l’ambiente, molto importanti anche per il settore del commercio. Per Mastrobuono una conclusione in termini di fiducia quindi, soprattutto per chi, pur in una contingenza di decrescita, sceglie una strategia imprenditoriale impostata sulla qualità. Il convegno è poi proseguito nel pomeriggio con momenti concreti di discussione sui temi centrali, proposti da case histories e discussi in tre animate tavole rotonde: I Civ (centri integrati di via) come modello di integrazione fra commercio e territorio - Migliorare la rete distributiva nazionale e il suo rapporto con il territorio: esperienze a confronto - l caso dei Cat (centri assistenza tecnica) e la formazione obbligatoria e continua - La formazione per il commercio come elemento chiave per una rete distributiva più efficiente - I criteri per qualificare la rete distributiva nel campo della somministrazione in Liguria: dalla quantità alla qualità - Le competenze dello stato e delle regioni in materia di commercio dopo la riforma del titolo V della costituzione: confini, regole e concorrenza .  
   
 

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