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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Marzo 2009
 
   
  SANITA’: VERONA (CAPITALE) DELLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2009.

 
   
  Verona, 24 marzo 2009 - Il Veneto è la regione europea che, nel settennato 2001-2008 ha partecipato al maggior numero di progetti europei sulla salute (50), dotati di 63 milioni di euro di finanziamenti, 30 dei quali utilizzati direttamente nella nostra regione. Il dato è emerso ieri al Policlinico Borgo Roma di Verona, dove si è tenuto il primo vertice informativo italiano (gli altri due in Puglia e al Ministero della Salute) sul nuovo bando europeo di sanità pubblica 2009, dotato di altri 49 milioni di finanziamenti. Con l’ assessore regionale alla sanità Sandro Sandri, vi hanno partecipato esponenti della Commissione europea, del Ministero della salute, delle regioni del nord Italia, di Ulss, Aziende ospedaliere e università. “Siamo particolarmente orgogliosi - ha detto Sandri – che l’Unione Europea abbia scelto Verona e il Veneto per questo primo appuntamento sui programmi 2009, il che testimonia ancora una volta la considerazione raggiunta dalla nostra regione a livello comunitario. Questo grazie alla serietà delle nostre proposte e al grande lavoro di lobbie portato avanti dalla sede regionale di Bruxelles e dalla Direzione rapporti internazionali in sanità. Le risorse che l’Unione Europea metterà a disposizione per la salute da qui al 2013 – ha aggiunto Sandri – sono ingenti (5 miliardi di euro) e noi intendiamo essere parte attiva nel processo decisionale, che riguarderà principalmente la prevenzione, i corretti stili di vita e la lotta all’obesità soprattutto giovanile”. “Il livello europeo – ha detto Sandri – acquisirà quindi sempre maggiore rilievo ed è all’Europa che in nostri sistemi sanitari devono guardare con sempre più attenzione e presenza per reperire risorse da utilizzare per la salute pubblica. Ciò a maggior ragione per il Veneto, in un momento come questo nel quale la Commissione europea, per la prima volta in assoluto ci ha riconosciuto, con Catalogna, Scozia, Bassa Austria, North West England e Fiandre come interlocutrici dirette in rappresentanza delle regioni europee. L’europa delle regioni - ha concluso Sandri – si costruisce anche così: presidiando in maniera costruttiva le Istituzioni comunitarie e divenendo parte integrante di esse”. .  
   
 

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