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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Marzo 2009
 
   
  RICERCATORI SCOPRONO PERCHÉ L´ATMOSFERA DEL SOLE È PIÙ CALDA DELLA SUA SUPERFICIE

 
   
  Bruxelles, 25 marzo 2009 - Alcuni ricercatori finanziati dall´Ue nel Regno Unito e negli Usa hanno contribuito a risolvere il mistero del perché l´atmosfera del sole è molto più calda della sua superficie. Hanno scoperto che onde di plasma magnetico, che hanno inizio in grandi strutture di "zone luminose" sul Sole, hanno energia sufficiente per riscaldare la corona. Le loro scoperte, che sono state pubblicate sulla rivista Science, forniscono preziose informazioni per la ricerca sull´uso della fusione nucleare qui sulla Terra. Queste osservazioni sono uno dei risultati di Opticon ("Rete di coordinazione ottica infrarossa per l´astronomia"), che ha riunito 47 centri di ricerca ed è stata finanziata con 19,2 Mio Eur nell´ambito dell´area tematica Infrastrutture di ricerca del Sesto programma quadro (6°Pq) dell´Ue. Il gruppo di ricerca, sotto la guida di David Jess della Queen´s University di Belfast nel Regno Unito, ha usato il telescopio solare svedese di 1 m (Sst) per ottenere le immagini solari. Come suggeriste il suo stesso nome, il Sst, gestito dall´Istituto svedese di fisica solare sull´isola La Palma in Spagna, ha una lente frontale del diametro di 1 metro, il che lo rende il più grande telescopio solare ottico in Europa. Il suo sistema ottico adattativo contrasta la sfocatura causata dall´atmosfera, rendendo possibile osservare e fotografare immagini estremamente dettagliate con una minima aberrazione ottica. Le immagini ottenute durante lo studio avevano una risoluzione di circa 80 chilometri. "Avevamo 40 km su ogni pixel della nostra [. ] macchina fotografica, una risoluzione mai ottenuta prima," ha detto il dott. Jess in un´intervista podcast su Science. "Queste immagini sono tra le più nitide immagini del sole mai ottenute. " Queste dettagliatissime immagini hanno permesso ai ricercatori di esaminare meglio un "gruppo di zone luminose", e cioè una struttura di 430. 000 chilometri quadrati (circa due volte l´estensione del Regno Unito) sulla superficie del sole, per confermare l´esistenza di onde Alfvén. "Un onda Alfvén è un onda che si propaga da un punto A ad un punto B, ma solo in direzione circolare," ha spiegato il dott. Jess. "Forse il modo migliore di capire questo fenomeno è pensarlo come un tubo elastico teso tra due punti, in uno dei punti esso viene sottoposto a torsione in modo da assumere un moto circolare e ciò fa muovere l´onda dal punto A al punto B. La torsione indurrà le velocità. " Le onde Alfvén sono puramente onde di plasma magnetico. Studi precedenti hanno dimostrato che sono abbastanza forti da alimentare il vento solare, ma non abbastanza potenti da riscaldare la corona fino a milioni di gradi. Le nuove scoperte dimostrano una tesi diversa. Gli scienziati sono stati in grado di determinare le velocità delle onde Alfvén osservando il moto Doppler del plasma quando subisce un impulso di torsione. Le velocità sono altissime: molto oltre i 20 km al secondo. Mentre il gruppo di zone luminose studiate rappresenta solo una piccola frazione della superficie solare, si è dimostrato che queste zone sono alquanto numerose. La zona analizzata in particolare dal gruppo mostra che le onde Alfvén hanno sicuramente abbastanza energia per riscaldare la corona. "E ovviamente, se queste zone luminose, che sono molto numerose, contengono tutte un simile meccanismo, allora è possibile il riscaldamento globale della corona tramite tali onde," ha dichiarato il dott. Jess. I risultati spiegano come l´energia viene trasportata dalla superficie del sole verso la sua atmosfera più esterna. Il prossimo passo, secondo i ricercatori, consiste nel determinare l´energia che le zone luminose apportano in uno studio statistico per tutta la superficie del Sole. "Solo in questo modo abbiamo potuto affermare oltre ogni dubbio che le zone luminose hanno abbastanza energia da risolvere il mistero del riscaldamento della corona," ha detto il dott. Jess. Il sole fornisce una fonte costante di fusione nucleare, che è un´area oggetto di approfondite ricerche in tutto il mondo. Mentre il sole ha sostenuto reazioni di fusione ventiquattrore su ventiquattro per milioni di anni, sostenere tali reazioni usando la tecnologia terrestre si è rivelato molto problematico. "Una delle ragioni per le quali il Sole può mantenere ciò è perché esso ha un efficiente meccanismo per trasportare la propria energia attraverso tutta l´atmosfera," ha detto il dott. Jess. Le onde Alfvén sono state considerate come un potenziale mezzo per trasportare questa energia, ma la loro esistenza è stata confermata soltanto adesso. Secondo il dott. Jess, "Questo potrebbe contribuire ad aiutare le persone a cercare di promuovere e sostenere la fusione nucleare qui sulla Terra, ottenendo forse in definitiva energia gratuita. " Per maggiori informazioni, visitare: Science http://sciencemag. Org Institute for Solar Physics http://www. Solarphysics. Kva. Se/ Queen´s University in Belfast http://www. Qub. Ac. Uk/ .  
   
 

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