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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Marzo 2009
 
   
  IL CONSIGLIO EUROPEO DEL 19-20 MARZO 2009 L´UNIONE EUROPEA FARÀ IL NECESSARIO PER RIPRISTINARE LA CRESCITA

 
   
  Bruxelles, 24 marzo 2009 - Accordo su 5 miliardi di euro da spendere nei progetti infrastrutturali nel settore dell´energia, dei collegamenti a banda larga e l´agricoltura. Impegno per 25 miliardi di euro in più a disposizione di Paesi membri dell´Ue che non hanno ancora adottato l´euro e che si trovano in difficoltà per quanto riguarda la rispettiva bilancia dei pagamenti. Ma anche la decisione di fornire su base volontaria un sostegno - temporaneo - e celere alla capacità di prestito dell´Fmi per un importo totale pari a 75 miliardi di euro. Dalle dichiarazioni si è passati ai fatti. Lo dimostrano i numeri e lo spirito di concretezza che emergono dal testo delle conclusioni dell´ultimo Consiglio europeo. Al vertice, tenutosi a Bruxelles il 19 e il 20 marzo scorso, si è parlato soprattutto di come superare l´attuale crisi economica e finanziaria e come rimettere l´economia sul binario della crescita e dello sviluppo. Proprio questi interrogativi rappresentano le sfide con la "S" maiuscola a cui l´Europa è chiamata a rispondere in queste settimane. E a giudicare dal documento con cui si è concluso il summit di primavera dei 27 capi di Stato e di governo, lo sta facendo con convinzione e compattezza. Perché oltre alla lista di cui sopra, ci sono i più di 400 miliardi di euro che l´Europa sta impegnando a favore della propria economia reale per generare nuovi investimenti, sostenere la domanda e creare occupazione. Imperativi dettati dall´emergenza ma anche dalla necessità di assicurare uno sviluppo sostenibile e "intelligente" per il futuro. In concreto, il Consiglio europeo ha sottolineato che l´azione concertata attraverso lo stimolo di bilancio consistente versato nell´economia dell´Ue (superiore a 400 miliardi di euro) e il coordinamento sono parte essenziale della strategia di ripresa dell´Europa e che quest´ultima farà tutto il necessario per rilanciare la crescita. Ha altresì rilevato che il mercato unico è fondamentale nel rendere la recessione più breve e meno grave. Poi, per far sì che il flusso di prestiti torni a scorrere verso le imprese e le famiglie, si è convenuto di accelerare l´accordo sulle proposte legislative nel settore finanziario attualmente in esame. Poi, come sostiene oggi Perisich sul Corriere della sera, bisognerebbe andare oltre e "risanare il sistema". Proprio su questo elemento, c´è la novità che molti attendevano: in giugno il Consiglio europeo adotterà le prime decisioni per rafforzare la regolamentazione e la vigilanza nel settore finanziario dell´Ue, sulla scorta delle proposte della Commissione e in seguito a discussione approfondita in sede di Consiglio della relazione de Larosière. Questo è un impegno chiaro da portare avanti sia dentro l´Ue che fuori. Di conseguenza, sulla base dell´esperienza maturata dall´Ue e desideroso di contribuire considerevolmente a ridisegnare la futura governance internazionale del settore finanziario, il Consiglio europeo ha definito anche la posizione dell´Unione in vista del vertice del G20 di Londra il 2 aprile, dove l´Europa parlerà con una voce sola, condivisa da tutti gli Stati membri. La Commissione sta giocando un ruolo fondamentale in questo contesto. Il suo lavoro ha ottenuto un riconoscimento importante come nel caso della Comunicazione del 25 febbraio in riferimento alla ricapitalizzazione delle banche. Ma anche l´appello a dare seguito alle sue iniziative già presentate nel campo dei requisiti minimi bancari, delle agenzie di rating, nonché a quelle in arrivo sui fondi di investimento speculativi (hedge funds) e sui e fondi di private equity, remunerazione dei dirigenti e ulteriore rafforzamento dei requisiti patrimoniali. Molto si attende da qui alla fine del suo mandato e oltre: nuove regole per la vigilanza bancaria ma anche azioni nel settore dell´economia reale e dell´occupazione, lo sviluppo tecnologico. Accanto alle preponderanti questioni economiche e finanziarie, il Consiglio europeo è tornato anche su altre due iniziative come la questione della sicurezza energetica, trovando specificamente orientamenti volti all´istituzione di un meccanismo di crisi per far fronte alle interruzioni degli approvvigionamenti. Sono stati fatti passi avanti anche nei preparativi della conferenza di Copenaghen sui cambiamenti climatici. Ha infine concordato una dichiarazione intesa ad avviare il partenariato orientale. Un quadro ambizioso e condiviso. Ma anche molto impegnativo su tutti i fronti in vista delle prossime scadenze: il G20 di Londra (2 aprile), il Vertice Ue sull´occupazione (7 maggio), il prossimo Consiglio europeo di giugno come anche il summit del G8 di Maddalena a luglio. Tutte queste saranno dei test importanti per la concretezza e la compattezza che si è registrata a Bruxelles la scorsa settimana. .  
   
 

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