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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Maggio 2006
 
   
  APPROVATE LE PROSPETTIVE FINANZIARIE 2007-2013 "L´EUROPA COSTA SOLO 26 CENTESIMI AL GIORNO PER OGNI EUROPEO"

 
   
  Bruxelles, 18 maggio 2006 - Adottata con 440 voti favorevoli, 190 contrari e 14 astensioni, la relazione di Reimer Böge (Ppe/de, De) riafferma anzitutto la determinazione del Parlamento a definire un quadro finanziario pluriennale sostenibile, “che preveda mezzi finanziari sufficienti per far fronte alle esigenze politiche negli anni a venire, nonché strumenti e riforme idonei al fine di migliorare l´esecuzione”. Al riguardo, ricorda poi che il Parlamento europeo è stato l´unica istituzione che ha sviluppato una strategia globale e che - a differenza dell´approccio del Consiglio, “basato su massimali e percentuali” - ha effettuato un´analisi approfondita e completa dei fabbisogni al fine di individuare le priorità politiche. Come sottolinea la relazione, il Parlamento ha deliberato per oltre otto mesi in seno a una commissione temporanea ad hoc e ha approvato una posizione negoziale globale basata su tre pilastri, intesa a conciliare priorità politiche ed esigenze finanziarie, ammodernare la struttura del bilancio e migliorare la qualità dell´esecuzione del bilancio dell´Unione europea. Le conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2005 sono state respinte poiché non permettevano all´Unione di dotarsi dei mezzi quantitativi e qualitativi necessari per far fronte alle sfide future. L’accordo raggiunto dalle tre istituzioni il 4 aprile 2006 ha permesso di realizzare progressi nel quadro dei tre pilastri della posizione negoziale del Parlamento. Tuttavia, il Parlamento sottolinea che alcuni problemi non sono stati risolti nell´ambito dei negoziati e dovranno quindi essere affrontati in occasione del riesame 2008-2009 e, se possibile, nel quadro delle procedure di bilancio annuali. Per i deputati, in particolare, è “urgentemente necessario” riformare il sistema delle risorse proprie e il versante della spesa, anche per evitare il ripetersi, in occasione delle prossime prospettive finanziarie, “della dolorosa esperienza di un mercanteggiamento all´insegna degli interessi nazionali”. Con la relazione di Sérgio Sousa Pinto (Pse, Pt) - adottata con 418 voti favorevoli, 187 contari e 15 astensioni - i deputati accolgono con favore la decisione di procedere a una revisione ampia e completa di tutti gli aspetti delle spese e delle risorse dell´Ue. In proposito, ribadiscono che il Parlamento intende partecipare a questa revisione allo scopo di raggiungere un accordo su un nuovo sistema finanziario globale “che sia equo, generoso, progressivo e trasparente” e che fornisca all´Unione “la capacità di equilibrare le sue aspirazioni con le risorse proprie piuttosto che con i contributi da parte degli Stati membri”. E´ infine confermata l´idea che ogni futuro quadro finanziario sia fissato per un periodo di cinque anni, compatibilmente coni mandati del Parlamento e della Commissione. Dopo l´adozione a larga maggioranza dell’accordo definito il 4 aprile scorso con il Consiglio sulle prospettive finanziarie 2007-2013, il presidente del Consiglio Wolfgang Schüssel ha voluto ringraziare il Parlamento per il lavoro svolto. Ha anche sottolineato che la proposta della Presidenza lussemburghese non era tanto diversa dal quadro di bilancio siglato oggi e, per tale ragione, ha voluto rendere omaggio a Jean-claude Junker che “avrebbe meritato di vivere questa giornata”. Ha poi affermato che, comunque, la crisi sul bilancio è stata risolta dal Consiglio e dal Parlamento assieme e che ora l’Ue, per i prossimi sette anni, si è dotata di maggiori risorse per attuare la Strategia di Lisbona e per l´adesione di Romania e Bulgaria. Il presidente del Parlamento europeo Josep Borrell ha dichiarato che quest’accordo riafferma il ruolo del Parlamento in quanto autorità di bilancio che ha voce in capitolo in merito alle prospettive finanziarie. Ha poi ricordato che l’accordo raggiunto rappresenta il massimo che il Parlamento poteva concedere ma anche il minimo per poter far funzionare l´Ue. Il presidente ha quindi sottolineato che l’Europa costa solo 26 centesimi al giorno per ogni europeo, considerando tale importo “sicuramente non eccessivo”. Rivolgendosi al Cancelliere austriaco, ha poi affermato che il Parlamento accoglie con favore l´iniziativa di rivedere il sistema delle risorse proprie dell´Ue, anche perché le prossime prospettive finanziarie “non potranno certamente essere negoziate con il metodo finora utilizzato”. Assieme alla commissaria responsabile del bilancio, Dalia Grybauskaité, i due presidenti hanno quindi firmato l´accordo. .  
   
 

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