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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Settembre 2006
 
   
  LEGITTIMA LA COMPENSAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI SERVIZIO DI POSTE ITALIANE LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RIGUARDA IL PERIODO 2000-2005

 
   
  Bruxelles, 27 settembre 2006 - La Commissione europea ha deciso di non sollevare obiezioni, in base alle norme del trattato Ce sugli aiuti di Stato, sulla compensazione degli oneri derivanti dagli obblighi di servizio pubblico accordata a ‘Poste Italiane’ nel periodo 2000-2005. Tuttavia, ha avviato un procedimento di indagine formale, in base alle regole sugli aiuti di Stato, sul livello dei tassi di interesse applicato sui fondi raccolti tramite i conti correnti postali e depositati presso il Tesoro a partire dall’anno 2005. L’avvio di un’indagine approfondita fornisce alle parti interessate l’occasione di formulare osservazioni in merito alle misure proposte e non pregiudica l’esito della procedura. Neelie Kroes, commissario responsabile della Concorrenza, ha dichiarato: "sono lieta che la compensazione degli obblighi di servizio pubblico accordata a ‘Poste Italiane’ non ha creato indebite distorsioni della concorrenza. Dobbiamo tuttavia analizzare gli interessi pagati dal Tesoro a ‘Poste Italiane’ in quanto potrebbero costituire aiuti illegali”. Compensazione degli obblighi di servizio pubblico accordata a Poste Italiane - ‘Poste Italiane’ è il fornitore del servizio postale universale in Italia. Nel periodo 2000-2005 ha ricevuto una compensazione dell’onere derivante dagli obblighi di servizio pubblico pari a € 2. 4 miliardi. Poiché tale compensazione non rispetta tutti i criteri stabiliti dalla Corte di giustizia delle Comunità europee nella sentenza Altmark, in particolare in quanto ‘Poste Italiane’ non è stata scelta nell’ambito di una procedura di appalto pubblico, essa costituisce un aiuto di Stato. Tuttavia, l’onere sostenuto da ‘Poste Italiane’ per l’esercizio del servizio postale universale nel periodo 2000-2005 è stato superiore all’intervento statale. Tale intervento non ha quindi sovracompensato il costo netto del servizio pubblico derivante dall’esercizio del servizio postale universale ed è quindi compatibile con il trattato. Remunerazione dei fondi raccolti tramite i conti correnti postali e depositati presso il Tesoro - I fondi raccolti da ‘Poste Italiane’ tramite i conti correnti postali sono depositati presso il Tesoro. L’interesse pagato dal Tesoro su tali depositi costituisce un aiuto di Stato. La Commissione ritiene che la definizione del tasso da corrispondere su tali depositi, prevista dalla legge finanziaria 2006, possa comportare una remunerazione per ‘Poste Italiane’ più elevata di quella di mercato. Tale maggiore remunerazione conferirebbe a ‘Poste Italiane’ un vantaggio economico che può incidere sugli scambi tra Stati membri e minacciare di falsare la concorrenza all’interno del mercato unico, in violazione delle regole sugli aiuti di Stato. La Commissione ha quindi deciso di avviare il procedimento di indagine formale nei confronti del possibile aiuto di Stato a favore di ‘Poste Italiane’, costituito dall’eventuale maggiore remunerazione pagata dal Tesoro sui fondi raccolti tramite conti correnti postali. .  
   
 

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