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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Marzo 2009
 
   
  DISLESSIE, PRESENTATO DAL VICEPRESIDENTE DELLA GIUNTA CERSOSIMO UN METODO INTEGRATO PER LA PREVENZIONE E LA RIABILITAZIONE

 
   
  Catanzaro, 25 marzo 2009 - Il vicepresidente della Giunta regionale della Calabria Domenico Cersosimo ha presentato a Catanzaro, nella sede del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria, il metodo sperimentale, proposto dell’associazione “La città del sole” di Locri, utilizzato nella prevenzione, rieducazione e riabilitazione dei disturbi specifici dell’apprendimento e positivamente sperimentato nel campo scuola “Speriment-arti” svoltosi a Carlopoli nell’estate 2008. All’iniziativa hanno partecipato i rappresentanti degli Uffici scolastici regionale e provinciali e i referenti dei Centri territoriali supporto handicap delle cinque province calabresi. In Calabria la sindrome dislessica, riguardante i disturbi specifici dell’apprendimento, sfugge a un monitoraggio certo, in grado di dare l’esatta dimensione della diffusione di questa vera e propria patologia della scuola che può essere classificata come un tipo di disagio che investe vari aspetti della personalità dell’alunno, dall’area della scrittura a quella della lettura, al calcolo. L’assenza di dati certi relativi all’incidenza del disagio fa ragionevolmente supporre l’esistenza di un sommerso, di una fascia opaca, che riguarda alunni non diagnosticati come affetti da dislessia, ma che vengono più semplicemente segnalati dai docenti. “Oggi proviamo, con questo primo approccio - ha affermato il vicepresidente Cersosimo - a compiere un altro passo in avanti nel percorso che riguarda le azioni rivolte all’integrazione scolastica dei ragazzi affetti da dislessia”. “È necessario a questo punto - ha sottolineato Cersosimo - convocare tutti i soggetti dell’Accordo di Programma interistituzionale per l’integrazione scolastica degli studenti con disabilità, cioè gli assessorati all’Istruzione, alla Sanità e alle Politiche sociali, le cinque amministrazioni provinciali, l’Anci regionale, le Asp provinciali e l’Ufficio scolastico regionale, in modo che ci si occupi anche dei problemi delle dislessie attraverso specifici progetti finalizzati alla prevenzione del disagio, ma anche alla rieducazione ed alla riabilitazione”. “Non abbiamo grandi risorse da investire - ha concluso il vicepresidente della Giunta - ma dobbiamo provare a costruire le piccole tessere di un mosaico di cui il progetto proposto dall’Associazione “Città del sole” di Locri può essere la cornice. Il nostro obiettivo è quello di creare tutte le condizioni affinché si arrivi anche in Calabria ad ottenere risultati apprezzabili nella prevenzione e nella diagnosi delle dislessie”. Ad illustrare il metodo, uno strumento innovativo, validato scientificamente e che facilita l’apprendimento della letto-scrittura e della matematica, sono state le psicologhe dell’associazione “La città del sole” di Locri. La metodologia di intervento presentata ha come scopo non tanto la diagnosi, ma la prevenzione dei disturbi specifici dell’apprendimento. Un metodo strutturato con l’esperienza, che prevede il coinvolgimento attivo degli adulti (docenti e genitori) e che man mano che è stato applicato si è arricchito di nuovi elementi e contenuti. Sono nati, ad esempio, dei libri di testo per la scuola dovrebbero essere presto pubblicati ed adottati. Il disagio relativo alle dislessie in Italia è arrivato all’attenzione solo di recente. La Toscana è la regione italiana che si è dedicata di più alla dislessia, mentre al Sud e in Calabria si scontano ancora dei notevoli ritardi, nonostante siano moltiplicati gli appelli delle associazioni dei genitori ad occuparsene. Grazie al recente bando della Regione Calabria sui campi scuola si è avuta la possibilità di applicare il metodo a degli adolescenti con buoni risultati, come testimonia l’esperienza di Carlopoli. La diagnosi della dislessia è una diagnosi lunga che richiede un monitoraggio continuo. In Calabria non ci sono strutture in grado di diagnosticare le dislessie, con il risultato che i bambini devono essere portati o al Nord (Torino o Milano) o a Roma o a Messina, dove peraltro le strutture esistenti non sempre sono adeguate, soprattutto per la riabilitazione. Nel corso dell’incontro di presentazione del metodo ci si è poi soffermati più da vicino sull’approccio per l’insegnamento della lettura e della scrittura che è stato denominato “Il Colore dei suoni” e che presuppone un rapporto di interdipendenza tra colore e nome, con il ricorso a disegni, filastrocche e canzoni che spiegano le regole della grammatica e della matematica. L’incentivazione e il potenziamento dell’espressività consentono e facilitano la comprensione e l’apprendimento, mirando a far raggiungere ad ogni bambino un armonico sviluppo psico-fisico con integrazione totale della personalità. .  
   
 

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