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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Marzo 2009
 
   
  VENETO: IL CASO DELLA TRUFFA DEL BOLLO AUTO

 
   
  Venezia, 25 marzo 2009 - L´"efficientissima Regione del Veneto", come ha giustamente detto il conduttore di Mi Manda Rai Tre, era già intervenuta nel mese di novembre 2008 nei confronti dell´Agenzia Due Esse Tuttopratiche di Zini Bruno & C. Di Chiampo perché erano state riscontrate anomalie nelle procedure per la riscossione del bollo auto. A far data da quel mese lo Zini era stato quindi disabilitato e non poteva fare più uso di un terminale attivo. Al primo aggiornamento periodico il suo nominativo sarebbe stato conseguentemente eliminato dall’elenco ricognitivo dei gestori delle riscossioni dei bolli auto. Tant´è che, appena avuta notizia delle ulteriori irregolarità di quell´agenzia, è stata la Regione a denunciare ai carabinieri di Chiampo il ripetersi di comportamenti anomali e a richiedere il loro intervento. Purtroppo l´"efficientissima Regione del Veneto" non è ancora in grado di prevedere gli atti di quanti vogliono porre in essere macchinazioni o raggiri in danno ai cittadini. Peraltro il tempo intercorso tra dicembre e febbraio - ovvero da quando Zini avrebbe iniziato a ricevere indebitamente dei pagamenti dei bolli auto al momento nel quale la Regione ha denunciato la sospetta illiceità di tale comportamento - è giusto il tempo che è intercorso tra l´organizzazione e l’avvio della attività sospetta e la raccolta e la verifica delle prime segnalazioni dei cittadini. La Regione del Veneto perciò non ha niente di cui rimproverarsi, ed ha agito – come intenderà agire - per la tutela dei cittadini. Per il momento essa può solo, al pari dei contribuenti, ritenersi parte offesa e, per questo, collaborerà in pieno con le forze dell´ordine e la magistratura per accertare ogni aspetto ancora oscuro della vicenda. Conseguentemente essa invita tutti i cittadini che hanno pagato un falso bollo auto a sporgere denuncia ai carabinieri, proprio perché la loro denuncia permetterà di verificare in pieno la buona fede da loro avuta nell’effettuare il pagamento. La Regione del Veneto, inoltre, assicura che ha già avviato un proprio controllo interno per rimborsare eventuali cittadini che avessero effettuato un doppio pagamento a causa del raggiro subito. La Regione del Veneto sarà infatti al fianco dei cittadini di Chiampo che dimostreranno che in assoluta buona fede sono stati raggirati. In Veneto il bilancio regionale è in attivo, è trasparente e gode di buona salute proprio perché i cittadini sono responsabili e pagano le tasse e i tributi dovuti. Ma chi governa, scelto da questi stessi cittadini, è altrettanto responsabile e non ha nessuna intenzione di sperperare denaro pubblico. Chi si è appropriato del denaro altrui è stato denunciato dalla Regione e ora non resta che attendere gli esiti dell’attività giudiziaria in corso. Perciò chi ha pagato potendo dimostrare di essere stato truffato avrà soddisfazione proprio grazie all´"efficientissima Regione del Veneto". .  
   
 

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