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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Marzo 2009
 
   
  “CARBOMARK”, PRESENTATO A VENEZIA UN PROGETTO PER LA CREAZIONE DI UN MERCATO LOCALE DEL CARBONIO

 
   
   Venezia, 25 marzo 2009 - Creare mercati locali per lo scambio di quote di carbonio, è quanto si prefigge “Carbomark”, un progetto nato dalla collaborazione delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e delle Università di Padova e Udine per valorizzare le funzioni di fissazione della Co2 dei boschi e stimolare le imprese locali verso comportamenti sostenibili del sistema produttivo. Il progetto, presentato ieri a Venezia dai promotori dell’iniziativa, avrà una durata di 36 mesi ed un costo complessivo di € 1. 088. 28,00, di cui € 544. 014 di cofinanziamento europeo nell’ambito del programma Life + 2007, che si prefigge l’attuazione, l’aggiornamento e lo sviluppo delle politiche in materia ambientale nelle tre componenti della biodiversità, del governo dell’ambiente e della informazione e comunicazione. In particolare, gli obiettivi specifici possono essere sintetizzati nell’aumentare le conoscenze relativamente alle politiche sui mercati locali del carbonio, facilitare l’attuazione di strategie per la mitigazione dei gas serra a livello locale e creare, presso i vari stakeholders, la consapevolezza circa la necessità di adottare iniziative di controllo dei gas serra. Protagonisti dell’iniziativa saranno, da un lato, i proprietari forestali, che dovranno creare quote di carbonio impegnandosi a garantire l’accrescimento reale dei propri boschi per fissare nel legname delle piante il carbonio sottratto dall’atmosfera e dall’altro, le imprese venete e friulane, che potranno acquistare dai proprietari boschivi le quote di carbonio fissato, per compensare le proprie emissioni di Co2 derivanti dalle loro attività produttive. “Con questo progetto – precisa l’Assessore all’Ambiente Giancarlo Conta - la Regione del Veneto potrà dare attuazione concreta non solo alle politiche europee rivolte alla lotta del cambiamento climatico, ma anche agli indirizzi di pianificazione forestale regionali, che vedono nelle iniziative di investimento compensativo volontario e nella creazione di un sistema regionale di scambio delle quote, una delle più valide strategie per il contenimento dei gas serra nell’atmosfera”. Conta ha poi ribadito che disporre di dati precisi sulle dinamiche del ciclo del carbonio collegate agli ecosistemi agro-forestali e sulle implicazioni economiche derivanti da variazioni dell’uso delle risorse medesime, è di fondamentale importanza per le attività di negoziazione e formulazione delle politiche di compensazione o di riduzione delle emissioni d´anidride carbonica contemplate nel Protocollo di Kyoto. “Gli organismi internazionali che controllano la sua applicazione – precisa – hanno assegnato all’Italia la possibilità di scontare 10 milioni di tonnellate di Co2 dalle emissioni totali annue grazie al ruolo di assorbimento delle foreste. Il valore complessivo di tale assorbimento è pari a 140 milioni di euro all’anno, cifra che il sistema industriale non deve sopportare per acquistare sul mercato quote di carbonio. Per quanto riguarda il Veneto – conclude Conta – si può valutare che ogni anno gli oltre 400 mila ettari di foreste assorbano circa 400 mila tonnellate di Co2, per un controvalore di circa 6 milioni di Euro”. .  
   
 

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