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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Marzo 2009
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: DAL CAMPO ALLA TAVOLA, ALIMENTARI 5 VOLTE PIÙ CARI SONO I SUPERMERCATI AD ABUSARE DEL LORO POTERE D´ACQUISTO PER SPINGERE AL RIBASSO I PREZZI PAGATI AI FORNITORI, EUROPEI E NON, FINO A RAGGIUNGERE LIVELLI INSOSTENIBILI E PER IMPORRE LORO CONDIZIONI DI LAVORO SFAVOREVOLI.

 
   
  Bruxelles - In Europa i prezzi dei generi alimentari continuano a lievitare, nonostante un sistema agricolo sempre più efficiente e produttivo. Di chi è la colpa? Di certo né dei produttori né dei consumatori: i primi vendono a 1, gli altri comprano a 5. Sotto accusa la filiera di mercato: troppi passaggi e prezzi gonfiati dalla grande distribuzione. Il Parlamento Europeo ne parla a Strasburgo, chiedendo maggiore trasparenza e incentivi a favore dei farmer market. Ormai in Europa i generi alimentari al consumo costano cinque volte il prezzo all´origine. A farne le spese sono soprattutto le fasce di popolazione a basso reddito, per le quali fare la spesa diventa sempre più un lusso. Non se la passano meglio gli agricoltori, che incassano una minima parte del prezzo finale pagato dal consumatore: il 18% in Francia e addirittura il 7% in Gran Bretagna. 50 anni fa ricavavano la metà. Ma di chi è la colpa? Il maggiore gap nel prezzo fra produttore consumatore si registra in quei Paesi con le imprese più grandi: per questo in molti sostengono che l´evidenza dei fatti mostra che sono i supermercati ad abusare del loro potere d´acquisto per spingere al ribasso i prezzi pagati ai fornitori, europei e non, fino a raggiungere livelli insostenibili e per imporre loro condizioni di lavoro sfavorevoli. Sono sempre più i grandi rivenditori europei a decidere cosa può essere venduto e a che prezzo, riuscendo a controllare così gli agricoltori alla produzione ed i consumatori all´atto d´acquisto. Dal campo alla tavola: 1 a 5 la differenza di prezzo da produttore a consumatore; Il prezzo del pane può lievitare 30 volte prima di arrivare sulle nostre tavole; Solo il 7% del prezzo finale finisce nelle tasche dei produttori in Gran Bretagna; 70% la concentrazione del mercato degli alimentari in Europa; Era del 21,7% nel 1993: poi il boom della grande distribuzione. Se ne parla al Parlamento Europeo - La relazione della deputata socialista greca Katerina Batzeli, discussa lunedì 23 marzo in plenaria, propone soluzioni per contrastare la speculazione sui prodotti alimentari. Tra le ipotesi una maggiore trasparenza nella filiera di produzione, la proibizione di pratiche commerciali scorrette come le vendite sotto costo nei grandi supermercati. I deputati chiedono alla Commissione Europea di lanciare uno studio mirato a ridurre il ruolo degli intermediari nella catena della distribuzione. Farmer market - La relazione chiede misure per promuovere i prodotti locali e sviluppare i "farmer market", ovvero i mercati dove i consumatori possono comprare direttamente dai produttori piccoli e medi. Secondo l´analisi del Parlamento, limitando il potere delle catene di supermercati e soprattutto diminuendo il numero degli intermediari si aumenterebbero sia i guadagni dei produttori che i risparmi dei cittadini. . .  
   
 

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