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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Marzo 2009
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: CIELO UNICO EUROPEO: VOLI PIÙ SICURI, BREVI ED ECOLOGICI

 
   
  Strasburgo, 26 marzo 2009 - Il Parlamento ha adottato dei testi legislativi volti ad accrescere le prestazioni del sistema aeronautico europeo. La gestione transfrontaliera del traffico, tramite blocchi funzionali dello spazio aereo, permetterà di percorrere rotte più brevi, risparmiando carburante e riducendo le emissioni. Saranno anche definite norme comuni in materia di sicurezza e infrastrutture aeroportuali, gestione del traffico aereo e servizi di navigazione. Il pacchetto legislativo "Cielo unico europeo Ii" dovrebbe aiutare il settore aeronautico ad affrontare il raddoppio del traffico aereo previsto entro il 2020. Le sue misure dovrebbero inoltre portare a una riduzione di 16 milioni di tonnellate di emissioni di Co2 grazie all´accorciamento delle distanze percorse dagli aerei. Adottando due relazioni di Marian-jean Marinescu (Ppe/de, Ro), il Parlamento ha approvato un compromesso negoziato con il Consiglio in merito a un regolamento relativo al funzionamento e alla sostenibilità del trasporto aereo, e a un altro regolamento che tratta della sicurezza degli aeroporti, della gestione del traffico aereo e dei servizi di navigazione aerea. Accrescere le prestazioni del trasporto aereo in Europa - Un primo regolamento - adottato con 614 voti favorevoli e 47 contrari - intende migliorare la vigente legislazione sul Cielo unico europeo definendo, in particolare, degli obiettivi vincolanti in termini di prestazioni dei servizi di navigazione aerea basati sulle politiche dell´Icao. Gli Stati membri saranno chiamati a ricorrere a incentivi e sanzioni per indurre i prestatori di servizi aerei di navigazione a rispettare tali obiettivi. Inoltre, un´autorità nazionale indipendente dovrà essere designata per assicurare che siano raggiunti gli standard in termini di sicurezza e funzionamento. Sono inoltre introdotti blocchi funzionali di spazio aereo volti a promuovere una più intensa cooperazione tra i fornitori di servizi di navigazione aerea al fine di migliorare le prestazioni e creare sinergie. Attualmente, infatti, i voli internazionale attraversano zone di controllo del traffico nazionali gestite da autorità diverse. Questo sistema porta a congestionamenti e ritardi che hanno implicano un maggior consumo di carburante e che mettono a repentaglio la sicurezza. Ora, come richiesto dal Parlamento, il nuovo regolamento sancisce che entro tre anni dalla sua entrata in vigore, dovranno essere costituiti blocchi funzionali che oltrepassino le frontiere nazionali e permettano ai controllori del traffico aereo di gestire in modo più razionale i voli. La Commissione dovrà poi designare un alto rappresentante politico incaricato di coordinare i blocchi funzionali. Dei fondi saranno resi disponibili a tal fine tramite il programma per le reti transeuropee, la Bei e lo schema di scambio di emissioni. Aeroporti, gestione del traffico aereo e servizi di navigazione interna - Un altro regolamento - adottato con 662 voti favorevoli, 20 contrari e 11 astensioni - estenderà le responsabilità dell´Agenzia europea per la sicurezza aerea al fine di garantire l´applicazione di norme precise, uniformi e vincolanti in materia di sicurezza aeroportuale, di gestione del traffico aereo e dei servizi di navigazione, nonché una supervisione efficace della loro attuazione da parte degli Stati membri. Tutti gli aeroporti aperti al pubblico e che operano servizi commerciali saranno soggetti alla legislazione comunitaria. Il regolamento stabilisce una serie di norme riguardo alle infrastrutture, all´equipaggiamento, alla gestione e ai dintorni dell´aerostazione. Gli operatori dovranno rispettare questi requisiti per ottenere la certificazione dell´aeroporto da parte dell´autorità nazionali. L´agenzia europea dovrà definire i requisiti dettagliati per la certificazione e procedere a valutazione e ispezioni. Gli aeroporti militari e quelli civili con piste di lunghezza inferiore a 800 metri sono esclusi. Gli Stati membri potranno anche decidere di esentare da tali obblighi gli aeroporti con traffico inferiore a 10. 000 passeggeri l´anno. . .  
   
 

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