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Notiziario Marketpress di
Venerdì 27 Marzo 2009 |
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NO SOSTANZE CHIMICHE SU PISTE SCI
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Trieste - "Da diversi anni, sulle piste delle stazioni sciistiche regionali, durante la tarda stagione invernale e all´innalzarsi delle temperature, in occasione di gare di sci di particolare importanza viene fatto ricorso massiccio allo spargimento di sostanze chimiche per contrastare lo scioglimento della neve. Lo scopo è quello di mantenere il più possibile una sufficiente compattezza del manto nevoso. La sostanza chimica più utilizzata in questi casi è il solfato ammonico, un fertilizzante agricolo azotato di sintesi contenente circa il 20% di azoto, che è causa di eutrofizzazione delle acque. "Venuti a conoscenza di questa pratica - spiegano i consiglieri regionali Alessandro Corazza ed Enio Agnola (Idv-citt) in una nota - abbiamo deciso di interpellare la Giunta regionale per sapere se non ritenga opportuno, in considerazione dell´attuale fase della stagione sciistica, dare immediate disposizioni alla Promotur, la società che gestisce gli impianti, di limitare fortemente o, più in generale, di impedire l´uso di sostanze chimiche inquinanti sulla neve nelle stazioni sciistiche della regione. "Va considerato - hanno continuato i consiglieri - che le sostanze fertilizzanti azotate in condizioni di totale assenza di assorbimento e assimilazione da parte delle piante - come d´inverno, durante il riposo vegetativo - si distinguono per la loro elevata mobilità che risulta peraltro esaltata se riferita ad ambienti di tipo carsico tipici del nostro territorio. Inoltre, a valle delle aree sciistiche, sono presenti opere di presa per il rifornimento di acquedotti pubblici". "L´eutrofizzazione del mare Adriatico - e, per quanto riguarda più specificamente il Friuli Venezia Giulia, della Laguna di Grado e di Marano - sono fonte di particolari provvedimenti normativi volti a contenere gli apporti di azotati derivanti dall´attività agricola e zootecnica. Ci sembra quindi particolarmente importante intervenire -concludono Agnola e Corazza - per non aggravare una situazione già di per sé complessa". . |
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