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Notiziario Marketpress di Venerdì 27 Marzo 2009
 
   
  IN MOSTRA AL CASTELLO DI DUINO ORIGINALI CIMELI DI FRANCESCO GIUSEPPE DAL 28 MARZO (GIOVEDÌ 26 L’INAUGURAZIONE) SARANNO ESPOSTI PIÙ DI TRECENTO PEZZI, FRA BANDIERE, CERAMICHE, BRONZI, QUADRI, MEDAGLIE, LIBRI E OGGETTI VARI PROVENIENTI DALLA RACCOLTA PRIVATA DEL COLLEZIONISTA TRIESTINO ROBERTO MONTI

 
   
   A partire da sabato 28 marzo e fino all’8 novembre, il percorso turistico all’interno del Castello di Duino, la storica dimora abitata dai Principi della Torre e Tasso (von Thurn und Taxis) a picco sul Golfo di Trieste, è arricchito, senza ulteriori costi per i visitatori, dall’originale mostra “L’imperatore a Duino”. Si tratta di una suggestiva esposizione, mai presentata prima d’ora al pubblico nella sua interezza, di più di 300 pezzi provenienti dalla raccolta privata del collezionista triestino Roberto Monti, comprendenti bandiere, porcellane, bronzi, quadri, fotografie, ventagli, pipe, medaglie, libri e oggetti vari, tutti legati all’immagine e agli stemmi di Francesco Giuseppe e del Casato degli Asburgo all’epoca dell’alleanza con Guglielmo Ii di Prussia. La maggior parte degli oggetti furono prodotti a scopo di propaganda e messi in vendita per raccogliere fondi per la Prima Guerra Mondiale. La mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Duino Aurisina e con il contributo della Fondazione Crtrieste, ed il ricavato della vendita del catalogo sarà devoluto alla sezione femminile della sede triestina della Croce Rossa Italiana. L’orario di apertura della mostra – che sarà inaugurata ufficialmente con una cerimonia ad inviti nel pomeriggio di giovedi 26 marzo alle ore 17 – da aprile fino alla fine di settembre sarà continuativo, dalle 9. 30 alle 17. 30 tutti i giorni (tranne il martedì, giorno di chiusura); in marzo e in ottobre dalle 9. 30 alle 16. 00; il biglietto intero costa 7 euro (sono previsti sconti per famiglie, gruppi organizzati, anziani e ragazzi mentre i bambini fino a 7 anni non pagano nulla). Sono molteplici i legami dei contenuti della mostra – allestita lungo il percorso che inanella più di 18 fra saloni, camere e biblioteche finemente arredati e ricchi di straordinari richiami storici, artistici e culturali del Castello – con le vicende dell’Imperatore Francesco Giuseppe e i principi di Duino. Gli storici ricordano che quando si pose il problema di trovare per Francesco Giuseppe una moglie adeguata, la scelta della corte viennese cadde su Helene di Baviera, detta Nene figlia del Duca Massimiliano di Baviera. Ma l’imperatore d’Austria s’innamorò perdutamente di Elisabetta, detta Sissi, sorella minore di Helene che successivamente sposò Maximilian Anton von Thurn und Taxis di Regensburg, cugino del ramo tedesco della famiglia dei principi della Torre e Tasso di Duino. Non solo: fra i tanti momenti felici della coppia imperiale, le cronache dell’epoca ricordano un romantico viaggio a Trieste dove Sissi e Franz furono ospiti proprio dei principi della Torre e Tasso nel loro stupendo Castello di Duino. E ancora: quando il 28 giugno del 1914 Francesco Ferdinando, figlio del fratello dell’imperatore, candidato a succedere per linea diretta al defunto principe Rodolfo fu assassinato assieme alla moglie da un sicario del partito bosniaco durante una visita a Sarajevo, era partito proprio dal Castello di Duino, dove era stato ospite dei principi della Torre e Tasso. Il percorso turistico del Castello di Duino – che dopo il periodo invernale ha ripreso l’attività turistica giornaliera proprio sabato scorso (21 marzo) – comprende anche il bunker costruito durante la seconda guerra mondiale nella roccia, a 18 metri di profondità, proprio sotto il parco del Castello. Grazie a pazienti e delicati lavori di recupero e di restauro conservativo, è stato trasformato in un suggestivo mini-museo con cimeli d´epoca che sono esposti in una grande sala di ben 400 metri quadrati. Inoltre, il magnifico parco del Castello, dal quale, con una visione mozzafiato, si domina il Golfo di Trieste, si presenterà ai visitatori nella sua veste migliore. Dopo le bizzarrie e le inclemenze del tempo, che hanno messo a dura prova la tenacia e l’abilità dei giardinieri (qui, quando soffia la bora, le raffiche di vento superano i 120 chilometri orari e l’estate scorsa un uragano ha scoperchiato tetti e sradicato numerosissimii alberi secolari) torneranno a risplendere come per incanto le fioriture stagionali. Www. Castellodiduino. It .  
   
 

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