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Notiziario Marketpress di Venerdì 27 Marzo 2009
 
   
  BORGHI ABBANDONATI

 
   
  Borghi abbandonati e nuove forme di vita; cavalli, asini e uscite sulle acque di Ridracoli: un week end nella primavera del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Oltre ai castelli, le semplice case rurali o i poderi, sono tanti i borghi che nel nel Parco sono stati distrutti o abbandonati. Vallucciole, nelle colline di Stia, dopo la strage del 13 aprile 1944, è rimasta spettrale a testimoniare i tragici eventi che l´hanno attraversata. Oggi, ancora segnata nei suoi manufatti dalle violenza di quelle ore, è pressochè disabitata. San Godenzo, sul versante fiorentino, si trovava sulla Linea Gotica nel 1944. Dalla quasi totale distruzione ad opera dei nazisti in ritirata ha avuto la forza di rinascere. Altri agglomerati hanno avuto uno spopolamento più tardivo legato all´industrializzazione del fondovalle. Tra questi troviamo in particolare Strabatenza e San Paolo in Alpe, luoghi dove la natura, come sugli scafi di navi affondate nel mare, si è innestata sugli edifici dell´uomo per raggiungere dei livelli di ricchezza e varietà elevatissimi. Il Mulino di Culmolle (Poggio alla Lastra, Bagno di Romagna - Fc) e l´associazione Esplora montagne organizzano passeggiate a tema in compagnia di guide ambientali e del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna "tra antiche mulattiere e case sparse nella valle di Pietrapazza e dintorni". Sabato propongono un percorso trekking alla ricerca de "Il borgo che non c´è". Il programma prevede il trasferimento in macchina dal Mulino di Culmolle a Ponte del Faggio. Da lì l´itinerario a piedi toccherà Trappisa di sotto, Ca´ di Sopra, I Fondi, Strabatenza, Ca´ della Vigna, La Bottega, per tornare a Ponte del Faggio dopo aver percorso una distanza di circa 5 chilometri. Per informazioni si può chiamare il Mulino di Culmolle al numero 0543. 913039 .  
   
 

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