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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Marzo 2009
 
   
  BASILICATA - QUOTE LATTE, SENATORI PD: LA CAMERA PEGGIORA DECRETO DICHIARAZIONE DEI SENATORI DEL PD DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA

 
   
   "Le modifiche finora apportate dalla Camera al decreto sulle quote latte sono di gran lunga peggiorative rispetto al testo uscito dal Senato". Lo hanno affermato il 26 marzo i senatori del Pd della Commissione Agricoltura del Senato Maria Antezza, Leana Pignedoli,paolo De Castro, Colomba Mongiello, Alfonso Andria, Maria Teresa Bertuzzi, Roberto Di Giovan Paolo, Flavio Pertoldi, Nino Randazzo. "Basta il riferimento - precisano i parlamentari - a soli tre questioni per capire quanto sia penalizzato il mondo agricolo dalle decisioni del Governo e della sua maggioranza. "I 330 milioni di euro proposti dal Pd per il Fondo di solidarietà per le calamità si riducono a 110, di cui 90 sembrerebbero coperti coi Fondi Fas e 20 dai piani di settore. Insomma, l´incertezza regna sovrana. A parte il taglio indiscriminato e irrispettoso delle reali esigenze del comparto ci domandiamo: ma i fondi Fas sono diventati un bancomat a disponibilità illimitata?" Continuano i senatori del Pd: "Per quanto riguarda la previdenza agricola aveva la copertura già molto provvisoria fino al 31 dicembre 2009 mentre, con un colpo di mano, il centrodestra ha deciso di anticiparla ulteriormente di tre mesi rendendola ancora più precaria, portandola al 30 settembre 2009. I soldi per la copertura oltretutto vengono reperiti per un 50% dai soliti Fondi Fas e per l´altro 50% da meccanizzazione agricola". E ancora: "il testo licenziato dal Senato aveva stabilito 35 milioni a sostegno dei produttori che avevano acquistato quote latte. Questi fondi spariscono con le nuove modifiche della Camera e accedono ad un Fondo di garanzia dai contorni incerti". Il Governo gioca davvero sulla pelle di migliaia di imprese che rischiano di chiudere perché prive di risorse". Concludono i parlamentari: "Oltre al danno la beffa. Il Governo e la sua maggioranza da una parte promettono grandi miglioramenti, dall´altra condannano allo sbaraglio un intero settore in crisi. L´unica cosa positiva che rimaneva del testo del Senato cioè la rinuncia a contenziosi viene di fatto depotenziata con gli emendamenti approvati dalla Camera che riducono l´efficacia della revoca delle nuove quote e di chi non paga le rate introducendo l´Istituto del ´reiterato´ non pagamento". .  
   
 

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