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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Marzo 2009
 
   
  POTENZA:NASCE CENTRO COMUNALE EDUCAZIONE ALIMENTARE

 
   
  La Giunta comunale di Potenza ha approvato la istituzione del “Centro comunale di educazione alimentare per la tutela della salute e del benessere” in attuazione della legge regionale n. 27 del 14 ottobre 2008. Compito del Centro, coordinato dal Centro regionale e dal dipartimento sicurezza e solidarietà sociale della Regione, è quello di promuovere ogni anno programmi attuativi locali di informazione ed educazione alimentare. L’azione informativa ed educativa in tema di alimentazione, infatti, costituisce uno strumento importante per orientare in modo consapevole le scelte e poter acquisire maggiore coscienza che: - un ambiente nutrizionale postnatale adeguato e appropriato è fondamentale nei confronti della salute; - migliorando le abitudini alimentari degli adulti e dei soggetti più anziani si ridurranno i rischi di malattie croniche; - la prevenzione di patologie collegate all’alimentazione attraverso la dieta e l’attività fisica è una strategia complementare nel ritardar la progressione di malattie croniche e ridurre la disabilità derivante dalle stesse. Si tratta –hanno detto il Sindaco Santarsiero e l’assessore ai servizi sociali Casella- di una azione che fa riferimento allo Statuto comunale il quale all’articolo 4 recita che “nell’ambito delle sue competenze, il Comune, concorre a garantire il diritto alla salute, predispone strumenti idonei a renderlo effettivo, favorisce una sua efficace prevenzione e ne assicura la tutela”. Il ruolo dell’Ente Comunale –hanno aggiunto- in virtù delle prerogative istituzionali di prossimità verso i cittadini, nel pieno rispetto di quanto recita la Costituzione in materia di benessere sociale, concorre, con azioni virtuose, a sostenere la giusta ed adeguata cultura della prevenzione, finalizzata alla tutela della salute e alla promozione del benessere, a favore di tutti i cittadini con particolare attenzione alle nuove generazioni. Gli interventi e le azioni per la salute non sono attribuibili unicamente al sistema sanitario –hanno aggiunto- ma necessitano di una azione coordinata di diversi attori sociali (Istituzioni locali, famiglia, scuola, università, associazioni dei cittadini portatori di interessi) consapevoli delle proprie responsabilità e del ruolo di “facilitatori del cambiamento e produttori di percorsi di salute”. Per intervenire efficacemente sulla salute della popolazione –hanno concluso Santarsiero e Casella- è indispensabile la partecipazione attiva dei cittadini e delle diverse componenti sociali che operano nella comunità, stabilendo con essi un “patto locale di solidarietà per la salute” che veda l’Amministrazione pubblica, le organizzazioni del volontariato, i mass-media, i professionisti della sanità e gli altri attori sociali impegnati, insieme, per sviluppare politiche per la salute e conseguire obiettivi condivisi di prevenzione. .  
   
 

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