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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Marzo 2009
 
   
  FEDERALISMO FISCALE: DAI COMUNI DEL NORD UN APPELLO “SALVA CRISI” ANCI DEL VENETO, PIEMONTE, LOMBARDIA E FRIULI VENEZIA GIULIA HANNO FIRMATO STAMATTINA A ROMA UN DOCUMENTO CONGIUNTO. SI CHIEDONO RISORSE CERTE PER I MUNICIPI

 
   
  Roma, 31 marzo 2009 - Certezza di risorse. E il 20 per cento dell´Irpef ai Comuni. Gli Uffici di presidenza delle Anci delle Regioni del Nord - Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia – hanno firmato questa mattina a Roma un documento congiunto “salva crisi economica”. Questi i passaggi più importanti: “Il nostro Paese ha bisogno di risposte certe e forti, di istituzioni in grado di rilanciare investimenti, efficaci e rapide nei pagamenti, di interventi che rafforzino la coesione sociale sostenendo le persone e le famiglie in difficoltà. A questo proposito sottolineiamo l’esigenza di modificare le regole del patto di stabilità traducendo con atti concreti e coerenti quanto è contenuto nella mozione recentemente approvata dalla Camera dei Deputati le iniziative in merito assunte da Anci. Ribadiamo la necessità per i Comuni e per l’intero Paese di una profonda modifica del patto di stabilità e delle sue regole che permetta di premiare gli Enti virtuosi e rilanciare gli investimenti; di una profonda riforma istituzionale che recepisca quanto contenuto nel Titolo Quinto della Costituzione realizzando la pari dignità istituzionale e l’autonomia finanziaria dei singoli livelli di governo che insieme e di pari passo al federalismo fiscale si definisca un federalismo istituzionale che produca una riforma complessiva delle Istituzioni prevedendo il superamento del bicameralismo e l’istituzione della Camera delle Autonomie. Auspichiamo che il federalismo fiscale coniughi autonomia e responsabilità degli amministratori superando il criterio della spesa storica per affermare la logica dei costi standard nella produzione di servizi, prevedendo forme incentivanti per le Unioni dei Comuni e forme di perequazione che assicurino le risorse a tutte le diverse zone del Paese per garantire lo svolgimento delle funzioni fondamentali”. Infine la richiesta formale: “Chiediamo che il primo provvedimento successivo all’approvazione della legge delega sul Federalismo Fiscale sia l’individuazione da subito dell’autonomia finanziaria dei Comuni per permettere loro di svolgere appieno le loro funzioni ed avere un quadro certo e stabile della finanza locale con l’individuazione di un tributo proprio per i Comuni a partire dalla razionalizzazione e unificazione delle diverse imposizioni oggi esistenti sugli immobili oltre ad una loro compartecipazione ai tributi erariali. Facciamo nostra la proposta di destinare il 20 per cento dell’Irpef ai Comuni, in sostituzione dell’insieme dei trasferimenti erariali, nell’attesa della realizzazione ed entrata a regime del federalismo fiscale e dell’autonomia impositiva dei Comuni. “Non possiamo aspettare ancora in queste condizioni - commenta Vanni Mengotto presidente di Anciveneto -. Nella nostra Regione è partito un forte movimento di sindaci che hanno proposto che ai Comuni resti il 20% dell’Irpef prodotta sul proprio territorio con una legge di iniziativa popolare. Ora questa richiesta è fatta propria dalle stesse Anci regionali oggi presenti. Siamo convinti che il federalismo fiscale sia importante per il paese intero e per i Comuni, per coniugare autonomia e responsabilità. Insieme chiediamo che ci sia la costruzione di un vero federalismo istituzionale che completi la transizione italiana definendo compiti e funzioni dei diversi livelli di governo. Va eliminata quella sovrapposizione di compiti e funzioni che allunga tempi di decisione e di realizzazione con un conseguente aumento dei costi”. .  
   
 

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