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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Marzo 2009
 
   
  PIANIFICAZIONE FVG: UNA LEGGE CHE CREI CERTEZZA DIRITTO

 
   
  Trieste, 31 marzo 2009 - In tema di pianificazione, l´obiettivo della Regione è fare un articolato di legge che crei certezza del diritto in una materia complessa, garantisca procedure semplici ai tecnici e tempi certi ai cittadini. Una norma, quindi, in grado di fornire ai Comuni strumenti utili allo sviluppo economico ed a quelle attività che servono ad aumentare la vivibilità e la fruibilità del territorio e sia in grado di considerare necessità più specifiche, come il recupero di certe periferie, il monitoraggio delle aree industriali e produttive, l´utilizzo di beni abbandonati e di aree militari dismesse. Lo ha spiegato l´assessore regionale alla Pianificazione territoriale Federica Seganti nel suo intervento a conclusione dell´odierno convegno "Le proposte degli ingegneri per l´urbanistica" organizzato nella sede del Mib Trieste dall´Ordine degli ingegneri di Trieste e coordinato dal suo presidente Mario Vinelli. "L´urbanistica del Friuli Venezia Giulia può certamente prendere spunto da ciò che accade nelle altre Regioni italiane ed in altri Paesi europei - ha detto l´assessore - ma non può non tenere in considerazione la storia della pianificazione di questa regione, del bagaglio di esperienze, cultura e attività che costituiscono la base su cui ci dobbiamo muovere per guardare al futuro". La dimensione dei Comuni e l´inevitabile complessità dell´attività pianificatoria per tutti quelli più piccoli (la stragrande maggioranza), ma anche la difficoltà di arrivare a rapide decisioni nella pianificazione d´area vasta, sono stati altri temi affrontati dall´assessore, che ad esempio ha citato l´inserimento nella finanziaria regionale del ´98 della pianificazione intercomunale su richiesta del Monfalconese: "nonostante il territorio fosse e sia politicamente coeso - ha rilevato l´assessore - il piano intercomunale di quell´area non è mai decollato". Ben gestito, il Friuli Venezia Giulia ha saputo, secondo l´assessore, cogliere sin qui le sue opportunità e deve guardare con pragmatismo al futuro. Anche in quest´ottica il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha richiamato l´attenzione dei presenti sull´opportunità di arrivare ad una reale chiarezza amministrativa ed alla semplificazione dell´impianto burocratico, indicando nell´urbanistica e nell´edilizia "un motore per lo sviluppo economico di Trieste". A sua volta l´ingegner Flavio Pira, presidente regionale del Censu-centro nazionale di studi urbanistici, ha fatto proposte inerenti alla semplificazione, alla sovracomunalità ed alla pianificazione partecipata, mentre il presidente dell´Associazione nazionale Costruttori edili del Friuli Venezia Giulia Donato Riccesi ha chiesto che alla semplificazione si aggiunga una flessibilità di strumenti che tengano conto "della velocità in cui si muovono società e mercato". Un tracciato delle esperienze maturato dalle altre Regioni sui temi dell´urbanistica e della pianificazione è stato tracciato dall´ingegner Maurizio Tira, presidente del Cipu di Brescia. A sua volta Dionisio Vianello, presidente nazionale del Censu, ha riassunto i contenuti di un documento che il Centro studi ha elaborato in vista della riforma nazionale del settore. "Analizzando le tendenze in atto sia in Italia che a livello europeo - ha detto Vianello - appare convincente l´ipotesi che, almeno in un futuro prossimo, il focus della pianificazione rimarrà centrato sui temi del rinnovo urbano e della riqualificazione del territorio". . .  
   
 

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