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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Marzo 2009
 
   
  PIANO SICUREZZA STRADALE PER CENTRARE OBIETTIVI UE : MORTALITA´ RIDOTTA 50% ENTRO 2010, IMPEGNO DA 50 MLN

 
   
   Milano, 31 marzo 2009 - Regione Lombardia si prepara a centrare l´obiettivo europeo di riduzione del 50% dei morti per incidenti stradali. Grazie alle iniziative e i provvedimenti già attuati si è ottenuta una diminuzione del 28%. Ieri la Giunta regionale, su proposta dell´assessore a Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza, Pier Gianni Prosperini, ha approvato il Piano Regionale per la Sicurezza Stradale, che metterà in campo 50 milioni (29 della Regione, 21 dello Stato) per un ampio ventaglio di iniziative, dall´educazione stradale alla formazione di operatori e utenti, dall´intensificazione della vigilanza su strada all´individuazione dei "punti neri" nella viabilità e agli interventi infrastrutturali da realizzare per ridurre i fattori di rischio. I Risultati Gia´ Acquisiti - "Con il decremento del 28% della mortalità su strada - ha detto Prosperini presentando il Piano - la Lombardia sta dunque pienamente rispettando la direttiva dell´Unione europea che prevede di dimezzarli entro il 2010. Le province di Como e Varese addirittura hanno già raggiunto l´obiettivo. Tutto ciò è stato possibile grazie anche ad un lavoro complesso che ha coinvolto Enti pubblici e privati, Forze di Polizia e altri soggetti. Diverse campagne di sensibilizzazione e prevenzione sono state attuate e ora verranno incrementate perché stanno dimostrando la loro efficacia. E´ stato anche attivato un monitoraggio costante dell´incidentalità e degli esisti delle campagne". Le analisi condotte mostrano che la mortalità in Lombardia ha un andamento regressivo nonostante l´aumento dei passeggeri per chilometro. Dai 117 morti per incidente stradale ogni milione di abitanti del 2000, si è passati agli 80 morti, sempre per milione di abitanti, del 2007. Il maggior numero di incidenti avviene nelle strade urbane, anche se le più pericolose rimangono quelle extraurbane (provinciali e stradali) e autostrade, sulle quali, peraltro, sempre nello stesso anno, si è registrato un decremento di decessi del 15%. Le strade più pericolose sono risultate essere la 470 della Val Brembana e la 525 del Brembo, la 35 dei Giovi, la Paullese, la Vigevanese, la Padana superiore, la Bustese e la Varesina. Il Piano 2009-2010 - Già il Programma Regionale Integrato di Mitigazione dei rischi (Prim) 2007-2010 individuava nell´incidentalità stradale uno degli 8 "grandi rischi" presenti sul territorio lombardo e prevedeva per il Governo regionale un ruolo propositivo per sviluppare politiche di intervento preventivo e di coordinamento, ponendosi anche come momento di congiunzione tra i livelli di Governo nazionale e locale. "Il Piano regionale - ha sottolineato Prosperini- non è stato predisposto in concomitanza con una fase acuta del problema, ma varato con la consapevolezza che può notevolmente contribuire ad accelerare il processo di regressione già avviato. Per questo vogliamo valorizzare iniziative di conoscenza del fenomeno, di coordinamento e controllo, di prevenzione e sensibilizzazione, di spinta a comportamenti virtuosi degli utenti, il tutto grazie ad un coordinamento che diventerà sempre più stretto con le Forze di Polizia". Dunque, per il biennio 2009-2010 Regione Lombardia, attraverso il coinvolgimento di tutte le direzioni generali interessate da questo provvedimento, si pone obiettivi che possono essere raggruppati in 5 macroaree: Conoscenza: realizzazione di un Centro di monitoraggio regionale; rilevazione statistica dell´incidentalità; un rapporto annuale sulla circolazione e la sicurezza stradale. Promozione Di Comportamenti Responsabili: spostamenti casa - lavoro: informazione e sensibilizzazione presso le aziende; progetti per i giovani "Occhio alla strada" e "E´ tutta questione di stile"; informazioni multimediali in tempo reale; presidio del territorio da parte di Polizia locale e Polizia Stradale; allo studio: contributi per sostituzione auto con mezzi più sicuri (ad integrazione degli incentivi per acquisto veicoli ecologici). Educazione E Formazione: educazione stradale nelle scuole e nei Centri di Formazione Professionale (Cfp); formazione per tecnici e decisori delle Province (enti gestori di strade); formazione neopatentati (ad esempio progetto Patente Plus). Prevenzione E Messa In Sicurezza Della Rete Stradale: rapporto sugli interventi infrastrutturali della Regione in relazione alla loro efficacia per la sicurezza stradale; eliminazione passaggi a livello; osservatorio cantieri; progetti pilota su standard minimi manutenzione pavimentazione stradale. Interventi Normativi: interventi in relazione ai rilasci dei certificati di idoneità alla guida; analisi di possibili proposte di modifica del Codice della Strada. "Il messaggio che attraverso queste iniziative vogliamo trasmettere ai nostri giovani - ha concluso Prosperini - è che le loro capacità non dipendono certo da quanto ´schiacciano´ il pedale. Le velocità, infatti, se non è accompagnata e guidata da un´adeguata abilità nel controllare la macchina anche in avverse circostanza, è il peggior nemico". .  
   
 

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