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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Marzo 2009
 
   
  PRESENTATO VOLUME SU OPERE D´ARTE RECUPERATE

 
   
  Milano, 31 marzo 2009 - "Un modo per rappresentare il grande lavoro che fa il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e la collaborazione che noi abbiamo con loro". E´ quanto affermato dall´assessore alla Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, nel presentare questa mattina il volume "Recuperi d´arte in Lombardia". All´evento, oltre all´assessore Zanello, hanno partecipato il generale Marco Scursatone (comandante Comando Regione Carabinieri Lombardia), il capitano Andrea Ilari (comandante Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza), Gianfranco Fiaccadori (Università degli Studi di Milano), Umberto Spigo (soprintendente Archeologo della Lombardia), Franco Giulio Brambilla (vescovo ausiliare di Milano e vicario per la Cultura della Diocesi), e Alessandro Rovetta (Università Cattolica del Sacro Cuore). Nato da un´idea di Massimo Zanello, il volume "Recuperi d´arte in Lombardia", è stato realizzato in collaborazione con il comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la Soprintendenza Archeologica della Lombardia e l´Università Cattolica del Sacro Cuore. L´obiettivo del libro è quello di dare, più in generale, un ulteriore, valido contributo alla tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali, archeologici e artistici e, in particolare, alla conoscenza di queste opere recuperate grazie all´impegno congiunto di Regione e Arma. "La Lombardia - spiega Massimo Zanello - ha ereditato un patrimonio immenso e diffuso, che va tramandato ai posteri, solo conoscendolo meglio, nel rispetto della sua integrità, può maturare un senso di responsabilità collettiva per il suo valore e la sua conservazione". "I beni culturali - ha detto Massimo Zanello - hanno un valore intrinseco ma il singolo oggetto ha valore se viene contestualizzato, bisogna capire dove è stato trovato, per quali funzioni era nato; qualsiasi pala d´altare, tolta dal luogo per il quale era stata concepita e messa in una casa privata muore, perde di significato. E anche per i beni archeologici è la stessa cosa: una moneta, un coccio, non devono essere trafugati, il luogo e la posizione di rinvenimento, sono elementi importanti senza dei quali l´oggetto perde il suo significato". Tra le opere recuperate: un disegno in china e acquarello su carta del progetto del Piermarini raffigurante la pianta del pianterreno del Teatro alla Scala, recuperato presso un´abitazione privata nella periferia di Milano e ora all´Archivio di Stato; un disegno a matita e biacca su carta di Domenico Induno della collezione della Ca´ Granda, intitolato "Madre derelitta", trafugato nel 1997 e riportato nella stessa collezione; due incisione all´acquaforte di Mosè Bianchi ("La Ciociara" e "Studio di teste"), sempre della collezione Ca´ Granda. .  
   
 

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