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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Marzo 2009
 
   
  GLI ADOLESCENTI DANNO ASCOLTO AI GENITORI PER QUANTO RIGUARDA IL FUMO

 
   
   Bruxelles, 31 marzo 2009 - Una ricerca svedese rivela che, contrariamente a quanto comunemente ritenuto, gli adolescenti ascoltano le opinioni dei propri genitori sul fumo e credono che questi ultimi debbano scoraggiare i propri figli a prendere questa abitudine. I risultati, pubblicati nella rivista Bmc Public Health, suggerisce che i genitori, nel quadro di una più ampia strategia di prevenzione contro il fumo, dovrebbero essere incoraggiati a dissuadere i propri figli dal fumare. L´adolescenza rappresenta un periodo importante per numerosi temi legati alla salute, tra i quali il fumo. Gli studi dimostrano che pressoché tutti i fumatori hanno iniziato a fumare tabacco quando erano ancora sui banchi di scuola. Inoltre, i bambini possono sviluppare molto velocemente la dipendenza da nicotina e i soggetti più sensibili possono sviluppare tale dipendenza nell´arco di pochi giorni. Per affrontare il problema è necessario individuare il momento esatto in cui i giovani iniziano a fumare, come cambiano le loro abitudini nel corso del tempo e da chi sono influenzati, in modo da evitare in primo luogo che gli adolescenti inizino questa abitudine. Molti genitori ritengono di avere un´influenza pressoché nulla sullo stile di vita dei propri figli e che questi ultimi non vogliano essere infastiditi con discorsi su determinati temi, tra cui il fumo. Lo studio, effettuato da scienziati del dipartimento di Epidemiologia e salute pubblica dell´università di Umeå (Svezia), ha studiato l´atteggiamento degli adolescenti svedesi nei confronti dell´opinione dei genitori sul tema del fumo, e ha analizzato come lo stesso sia cambiato negli anni. Per farlo, i ricercatori hanno analizzato i dati ottenuti da alcuni sondaggi condotti tra gli adolescenti svedesi nel 1987, nel 1994 e nel 2003. In ognuno di questi sondaggi, 4500 giovani di un´età compresa tra i 13 e i 17 anni sono stati chiamati a rispondere rispetto all´uso di tabacco, ed è stato loro chiesto se i propri genitori avevano influenzato le loro abitudini in questo senso. Agli adolescenti è inoltre stato domandato che cosa dovessero fare i genitori per influenzare i propri figli su questa tematica. I risultati hanno rivelato che, contrariamente alle aspettative, la schiacciante maggioranza riteneva che i genitori dovessero fare qualcosa per evitare che i figli iniziassero a fumare, anche se questa idea era più diffusa tra i non fumatori che tra i fumatori. Inoltre, il sostegno a un possibile intervento da parte dei genitori è aumentato negli anni: nel 1987 l´87% dei non fumatori e il 67% dei fumatori ritenevano utile che i genitori intervenissero per convincere i propri figli a non fumare. Nel 1994, le cifre erano rispettivamente 93% e 81%, mentre nel 2003 il 95% dei non fumatori e l´84% dei fumatori erano favorevoli a un´azione dei genitori contro il fumo. Secondo gli adolescenti, la cosa migliori che i genitori potrebbero fare affinché i figli non inizino a fumare è cercare di persuaderli a non fumare, non permettere loro di fumare in casa e non fumare essi stessi. Si sono invece dimostrati meno popolari altri provvedimenti quali il divieto assoluto di fumo o il taglio della "paghetta" che serve ad acquistare le sigarette. Negli anni in cui sono stati svolti i sondaggi, il numero dei fumatori tra gli intervistati è passato dall´8% (1987) al 4% (2003). Inoltre, la percentuale dei ragazzi che non ha mai fumato ha raggiunto il 57% nel 2003. I ricercatori ritengono che la riduzione del numero di fumatori tra gli adolescenti può essere imputabile alle variazioni intervenute sul piano legislativo e a una significativa diminuzione dell´accettazione sociale di questa abitudine. Tuttavia, lo studio ha rivelato che una piccola parte degli intervistati fumava già all´età di 13 anni. Per questo, scrivono i ricercatori, gli sforzi per prevenire questa abitudine devono iniziare prima che i bambini entrino nell´adolescenza. "Il fatto che gli adolescenti reagiscano in modo positivo alle azioni dei genitori è una dato incoraggiante," ha commentato l´autrice principale dello studio, Maria Nilsson. "I genitori dovrebbero essere incoraggiati a intervenire sulle abitudini dei propri figli rispetto al fumo. " Per maggiori informazioni, visitare: Bmc Public Health: http://www. Biomedcentral. Com/bmcpublichealth/ Umeå University: http://www. Umu. Se/ .  
   
 

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