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Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Aprile 2009 |
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CRISI: CIMINO (SICILIA), “IL GOVERNO STA PREDISPONENDO UN PIANO STRAORDINARIO”
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Palermo, 6 aprile 2009 - “Siamo consapevoli della necessità che la Regione deve mettere a punto un piano straordinario anticrisi. Il governo, dopo aver sentito nelle scorse settimane le proposte di tutte le parti sociali, sta definendo un provvedimento legislativo, con interventi in grado di contrastare la recessione in atto, innescando al tempo stesso meccanismi di ripresa strutturale”. Lo ha affermato l’assessore al Bilancio e Finanze, Miche Cimino, nel corso della tavola rotonda “Diamo credito alla Sicilia. Proposte Fiba e Cisl per il rilancio dell´economia e dell´occupazione”, svoltasi a Palazzo dei Normanni. “In particolare - ha continuato Cimino - si stanno definendo misure volte ad incentivare l’imprenditorialità e lo sviluppo, con riguardo ai settori più deboli, quale quello agricolo, mentre incentivi saranno attivati in favore del risparmio energetico nell’edilizia, settore che sarà sostenuto con iniziative volte alla salvaguardia del patrimonio edilizio e dell’edilizia sostenibile. Interventi sono stati previsti pure nel Piano energetico ambientale regionale”. “In merito alla programmazione delle risorse extraregionali, nel periodo 2007-2013, il governo - ha proseguito Cimino - ha già approvato il piano di utilizzo delle risorse dei Fondi Fas, già esitato dal ministero e apprezzato nella seduta pre-Cipe. Inoltre, l’assessorato al bilancio, unitamente al Dipartimento Programmazione, ha già sentito le varie amministrazioni locali, per individuare le risorse non utilizzate da destinare alla realizzazione di lavori pubblici immediatamente cantierabili che presentano caratteristiche di elevata utilità sociale e prevedano un intenso utilizzo di manodopera. Nella riprogrammazione delle risorse extra regionali il governo, in considerazione del loro ammontare, opererà una selezione degli interventi indirizzandole a settori strategici”. “Siamo in attesa del via libera - ha ancora detto l’assessore - da parte dell’Unione europea per la trasformazione in legge del provvedimento già approvato dalla Commissione Bilancio dell’Ars che prevede la concessione, alle imprese che effettuano nuovi investimenti in Sicilia, di un contributo nella forma di credito di imposta secondo i massimali di intensità, variabili in funzione delle crescita dimensionale delle imprese. Inoltre, per evitare la polverizzazione degli interventi, è stato previsto un limite minimo e massimo dell´investimento agevolabile. Il regime regionale prevede che l’agevolazione fiscale venga utilizzata in compensazione a fronte di nuovi investimenti in beni strumentali dell’impresa”. L’assessore ha poi annunciato l’istituzione di un fondo di private equity, da affidare alla gestione di un operatore del settore, per investire appunto nelle Pmi siciliane e fornire un servizio innovativo al tessuto produttivo siciliano, stimolando l’iniziativa dei privati nel finanziamento del capitale di rischio delle piccole e medie imprese con sede legale in Sicilia. Cimino ha ricordato che il governo ha ulteriormente fatto leva sui Consorzi Fidi, quale strumento di politica economica. “Abbiamo recuperato - ha proseguito l’assessore - ulteriori risorse sia dal punto di vista finanziario che dal punto di vista della semplificazione amministrativa. Nel primo caso, sulle risorse regionali circa 70 milioni di euro suddivisi su più interventi quali integrazioni ai fondi rischi, abbattimento interessi, una tantum e fusioni per gli anni 2006-7-8, sulle risorse comunitarie una dotazione finanziaria aggiuntiva di 160 milioni di euro. Nel secondo caso, è stato avviato il processo di sburocratizzazione per l’accesso ai benefici della L. R. N. 11/2005”. “Nella prossima finanziaria - ha aggiunto - è contenuto un emendamento per dare stabilità al conto interessi, facendo ricorso, nel caso di risorse regionali, ai limiti di impegno per garantire stabilità nel tempo a quei contributi che sono riferiti agli investimenti. Tale intervento è strategico per l’economia perché significa spostare l’attenzione sulla parte produttiva dell’economia, gli investimenti appunto, con evidenti ricadute sul sistema occupazionale. Ulteriori iniziative assunte dal governo si ascrivono allo svolgimento di azioni propedeutiche per la sottoscrizione, con le banche e i Confidi operanti nel territorio, di un protocollo d’intesa per l’attuazione di un progetto di microcredito in Sicilia. Nell’attuale momento di crisi, il microcredito, inteso quale mezzo per favorire l’accesso al credito di soggetti che vogliono avviare imprese di piccole dimensioni o di famiglie che si trovano in stato di disagio socioeconomico, è tra gli strumenti che appaiono più validi per favorire appunto l’accesso al credito – ha concluso Cimino - a persone non dotate dei requisiti necessari per fruire del credito ordinario delle banche”. . . |
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