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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Aprile 2009
 
   
  EDUCAZIONE AMBIENTALE, UN PATTO CON IL TERRITORIO UN CONVEGNO DOPO L´APPROVAZIONE DELLE LINEE GUIDA 2008-2009 UN NUOVO METODO BASATO SUL GIOCO DI SQUADRA PER SCEGLIERE I PROGETTI

 
   
  Firenze, 7 aprile 2009 - Oltre 200 scuole e quasi 200 mila studenti coinvolti, dalle elementari alle superiori, oltre a province, associazioni, enti pubblici e privati. E´ questo il primo importante risultato delle iniziative di educazione ambientale portate avanti lo scorso anno scolastico grazie al finanziamenti della Regione. Di questo si è parlato oggi a palazzo Strozzi Sacrati nel corso del seminario Educazione ambientale, un patto con il territorio, per fare il punto sulle esperienze in corso e sulle prospettive future. E´ quello dei rifiuti il tema sul quale si concentrerà nell´anno scolastico 2008-2009 la programmazione delle iniziative di educazione ambientale nelle scuole toscane. I nuovi indirizzi di educazione ambientale sono stati approvati dalla giunta, su proposta degli asssessori all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini e all´ambiente Annarita Bramerini. E´ la prima volta che le linee guida regionali per l´educazione ambientale contengono indicazioni su un tema specifico, scelto anche in sintonia con la campagna di educazione allo sviluppo sostenibile proclamata dall´Onu e gestita e coordinata dall´Unesco. L´obiettivo che si prefiggono gli indirizzi regionali è quello di coinvolgere enti locali, istituzioni pubbliche e tutti i soggetti interessati sul territorio nella gestione dei rifiuti attraverso un sistema integrato di interventi, che attivino sia iniziative di tipo educativo, sia la diffusione di buone pratiche a tutela dell´ambiente. Le risorse destinate alle azioni locali di educazione ambientale sono complessivamente oltre 688 mila euro, circa 150 mila euro in più rispetto alla precedente programmazione. «Abbiamo deciso di potenziare gli strumenti a disposizione dei territorio - spiega l´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini - sia con un sensibile aumento delle risorse finanziarie, sia con la riconferma di un metodo di lavoro, quello del patto con il territorio, che ha già dato buoni frutti nella prima fase di sperimentazione nell´anno scolastico 2007-2008. Quello che vogliamo fare è coinvolgere tutte le Province toscane, attraverso la stipula di un patto, nella definizione dei progetti di educazione ambientale destinati agli studenti delle scuole e ai cittadini toscani. La progettazione locale non avviene più come in passato attraverso bandi pubblici, ma parte dal basso, attraverso un confronto che consenta di non disperdere il patrimonio di esperienze accumulato negli anni e di favorire la partecipazione ai progetti di tutti i soggetti che operano nei vari territori». Un gioco di squadra, insomma, che vede nelle Province uno snodo operativo essenziale nell´orientare le attività verso gli obiettivi di miglioramento ambientale, crescita culturale e sostenibilità locale, traducendo in progetti concreti gli obiettivi del Pia no regionale di azione ambientale 2007-2010. «La gestione dei rifiuti – sottolinea l´assessore all´ambiente Annarita Bramerini – è un tema di grande attualità e importanza, oltre ad essere trasversale rispetto alle politiche della Regione Toscana. Abbiamo ritenuto opportuno concentrare su questo argomento gli interventi di educazione ambientale nell´anno scolastico 2008-2009 e promuovere così sia l´educazione delle giovani generazioni, sia la diffusione di buone pratiche. Gli obiettivi specifici che abbiamo individuato rifiuti sono otto: azioni di prevenzione, produzione e consumo sostenibile, comportamenti ambientalmente compatibili, coscienza del riciclo, corrette modalità per la raccolta differenziata, conoscenza del ciclo dei rifiuti e del sistema impiantistico finalizzato al trattamento, recupero (anche energetico) e smaltimento dei rifiuti urbani, riutilizzo materiale recuperabile». Il lavoro fatto Nel corso del 2007-2008 sei Province hanno emanato delibere per attuare la progettazione integrata in coerenza con le linee guida regionali. In alcune province e relative zone si è lavorato in parallelo alla definizione dei diversi strumenti di supporto – gruppi di lavoro, forum, nodi – coinvolgendo i vari attori e seguendo tutti i passaggi di governance previsti dalla legge 32 del 2002 (il testo unico su istruzione, formazione e lavoro). Altre province hanno saltato alcuni passaggi seguendo, almeno in una prima fase, percorsi più semplificati. Ventuno delle trentacinque zone socio sanitarie in cui sono suddivise le dieci province toscane stanno realizzando, ciascuna, un progetto integrato. Lo scorso anno 2007-2008 la Regione ha stanziato in totale euro 519. 352, le province 63. 250 e il territorio (Comuni, Comunità montane, aziende, scuole e soggetti privati) 372. 000 euro, con una percentuale di cofinanziamento del 49%. Tra gli attori dei progetti in attuazione ci sono 138 comuni, 200 scuole, 75 associazioni-agenzie-privati che svolgono attività di Ea, 12 imprese e consorzi, 21 tra enti pubblici e istituzioni, 5 aziende sanitarie. I destinatari dei progetti sono circa 191. 000, di cui oltre 95 mila nell’ambito dell’apprendimento formale (l’89% nella scuola) e 94 mila nell’ambito non formale – il 74,7% adulti. Il bilancio di partenza è positivo in termini di soggetti raggiunti e di sinergie attivate. Questi dati evidenziano buone prospettive in termini di integrazione di competenze e risorse, finanziarie e non e di coinvolgimento dei diversi attori dello scenario locale verso una progettazione integrata che arrivi a favorire una ancor più stretta alleanza tra politiche/istanze ambientali e politiche educative con l´obiettivo comune della sostenibilità. Nell’anno in corso si è riproposta la modalità ; del patto già avviata nel 2007/2008. Per portare avanti l´attuazione del patto su tutto il territorio regionale, si prevede un supporto di Regione e Arpat alle province e alle zone che ancora non abbiano attuato il percorso (o parte di esso) previsto dalle linee guida. I fondi 2007 non spesi con quelli assegnati per l´anno in corso. Arpat, in accordo con le province, ha già previsto un percorso di stretto supporto alle zone per la definizione dei sub sistemi locali e per le fasi di programmazione e progettazione. .  
   
 

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