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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 08 Aprile 2009 |
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LA BASILICATA CAPOFILA NELLA CURA DELLA DISLESSIA
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Potenza, 8 aprile 2009 - Grazie all’intesa raggiunta, il 28 novembre scorso, con l’Asl n. 3 del Lagonegrese e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Potenza, la Basilicata risulta Regione capofila nella dotazione di un programma per uno dei disturbi più insidiosi che riguardano l’apprendimento: la Dislessia. E’ la disabilità dell´apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura. Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologia del linguaggio Il Progetto Dislessia ha promosso un protocollo di intesa finalizzato alla prevenzione, individuazione ed intervento sui disturbi specifici che comportano problemi di comprensione nella lettura, una ridotta pratica nella lettura, una limitata crescita del vocabolario e della conoscenza generale. La Basilicata, dunque, è l’unica Regione di Italia ad essere dotata di uno strumento legislativo specifico con il quale si potrà intervenire su soggetti affetti da tale patologia, intraprendere un dialogo formativo per insegnanti ed operatori sanitari, nonché fornire aiuto e supporto alle famiglie dei dislessici. Grande soddisfazione per l’Asl interessata al Progetto, per il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Potenza, per il Dirigente della Scuola capofila della rete scolastica per i disturbi specifici di apprendimento, per il Direttore Generale della Asl n. 3 e per il Presidente dell’Associazione Italiana Dislessia che hanno siglato il protocollo. Il Consigliere regionale Marcello Pittella ha sottolineato l’importante conquista che accorcia la forbice della disuguaglianza e il ruolo fondamentale della scuola e della famiglia per combattere la disabilità. I veri destinatari di questo Progetto, come sottolinea il Direttore Sanitario, sono gli insegnati della scuola primaria e secondaria di I grado, ma si estende anche agli insegnati della scuola dell’infanzia. Infatti, se questo problema non viene identificato nei primi anni della scuola primaria, le conseguenze possono risultare di una certa gravità. Durante la scuola dell´infanzia è possibile effettuare una valutazione dei prerequisiti per l´abilità di lettura, per poter intervenire precocemente e rafforzare quelle competenze eventualmente carenti. Anche se la diagnosi di dislessia può essere fatta solo in classe seconda o terza della scuola primaria, i segnali del disturbo possono essere colti molto prima ed è opportuno intervenire subito. Pertanto, le finalità del Progetto consistono nell’intervento formativo e nello screening precoce per consentire una conoscenza approfondita del problema ed un intervento efficace ed opportuno. . . |
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