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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Settembre 2006
 
   
  SOGLIANO AMBIENTE MONGARTE “RACCONTI PLURIMI DEL RICICLAGGIO” ANNA SANTINELLO A CURA DI MARISA ZATTINI 30 SETTEMBRE - 12 NOVEMBRE

 
   
  Sogliano al Rubicone (Fc), 28 settembre 2006 - Il materiale di scarto si fa strumento d’arte. Sabato 30 settembre 2006, alle ore 17. 30 inaugura a Sogliano sul Rubicone (Fc) al Teatro Comunale “Elisabetta Turroni” la prima edizione della rassegna Mongarte - Racconti plurimi del Riciclaggio, dedicata alla scultrice veneta Anna Santinello (Padova, 1937), allestita negli spazi della Ex Pescheria e del Loggiato di Piazza Matteotti, a Palazzo Ripa, nella sede di Sogliano Ambiente. L’obiettivo primario del progetto è quello di proporre il connubio “Arte & Riciclaggio” come indagine sugli originali modi di fare arte oggi e di promuovere l’interesse per le diverse espressioni artistiche, stimolando adulti e bambini attraverso una serie di attività didattiche e di visite guidate per scuole e famiglie, che verranno attiv ate parallelamente alla mostra. Mongo è il termine gergale per indicare “materiale di scarto recuperato”. Da qui il nome/logo di questo evento pluriennale, che verrà riproposto con continuità nei prossimi anni, ponendosi come ganglio centrale dal quale si dirameranno numerose altre iniziative interdisciplinari. Per la rassegna sono state selezionate tredici opere, fra le quali: un crocifisso in acciaio e rame (140x110x40 cm), una emblematica “grande testa” del 1994, tessuta in ferro cotto intrecciato (145x120x110 cm) e appesa ad una braccio gru; un originale “divanetto” realizzato nel 1999 con filo di acciaio brunito e camere d’aria di ruote d’auto (160x80x80 cm); una suggestiva “Dafne” (1992-2006) in tela di lino su struttura in ferro intrecciato (150x75x35 cm) e un “bambino/neonato” (1993) dalla bocca spalancata, in ferro zincato (140x130x1 20 cm), una mano gigante appositamente realizzata per la mostra. “Il “trash” ha costituito un tema “principe”, nella storia dell’arte del Xx secolo, ben documentato dalle opere di numerosi artisti che hanno utilizzato proprio gli “scarti” e i “rifiuti” per realizzare opere d’arte. Basti pensare a Tinguely, Switters, Rotella e Beuys. Recuperare i rifiuti attraverso l’arte significa strapparli al nulla per destinarli a nuova vita e farli sopravvivere in eterno. È questo che fa Anna Santinello, una grande “manipolatrice” e artefice di straordinarie sculture letteralmente “tessute” in filo di ferro, di rame o d’acciaio! È una creatrice di magiche figure realizzate con inutili stracci di stoffa “sporchi” di residui di colori e rami secchi, con camere d’aria o vecchie carriole arrugginite. Sono corpi frammentati” ma potenti e “vistosamente in carne”: sono teste, gambe, pance gravide, mani e piedi che esprimono la fatica del vivere il nostro tempo. Le sue figure tridimensionali legate all’immagine del corpo, selezionate per questa rassegna, nulla hanno a che vedere con il tradizionale “modellato plastico”, pur entrando a pieno titolo nel filone della scultura, essendo, di fatto realizzate e costruite attraverso l’intreccio di fili metallici” (Marisa Zattini, dal testo in catalogo). Questa mostra, voluta e promossa dalla “Sogliano Ambiente” - importante Società di Servizi specializzata in gestione dei rifiuti e cogenerazione, fondata nel 1996 - in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Sogliano al Rubicone, gode del Patrocinio della Provincia di Forlì-cesena, della Regione Emilia Romagna, è curata da Marisa Zattini ed è organizzata da Il Vicolo-sezione Arte di Cesena. La mostra verrà documentata in un catalogo edito per i tipi de Il Vicolo Editore che conterrà, oltre ai testi istituzionali, il testo critico della curatrice, due contributi di Gabriella Baldissera e Bruno Ceccobelli, una poesia di Alda Merini e la riproduzione di tutte le opere oggetto dell’esposizione. Durante l’inaugurazione si terrà un reading con Tiziano Paganelli (fisarmonica e “strumenti” vari) e Andrea Soleri. Anna Santinello è nata a Padova nel 1937. Ha completato la propria maturazione artistica a Milano, dove risiede e lavora e in cui si è diplomata presso l’Accademia delle belle Arti di Brera. È stata membro della Commissione Artistica del Museo delle Belle Arti, Palazzo della Permanente di Milano. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private in Europa, negli Stati Uniti, in Argentina, in Cina e in Giappone. Del suo lavoro hanno scritto, fra gli altri, Giovanni Testori, Valerio Dehò, Marco Goldin, Fulvio Panzeri, Marco Vallora, Rossana Bossaglia, Mario Pancera. .  
   
 

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